Expo in store: interpretazioni dei retailer

In occasione di Expo Milano 2015 abbiamo chiesto a quattro retailer di raccontarci come hanno interpretato e declinato l’Esposizione Universale all’interno dei loro punti vendita.

Da local a glocal

01_GASPARETTOVittorio Gasparetto – Gasparetto 1945, Rovigo

Riso: abbondanza e sicurezza è uno dei cluster di Expo che potrebbe diventare anche un tema su cui “lavorare” in un negozio del settore casa, magari ricercando sinergie con il territorio.

Ovviamente vista la nostra collocazione geografica non potevamo non pensare al cluster Riso per avvicinarci ai temi di Expo. L’idea è di raccontare, attraverso eventi, corsi, visual e vetrine modalità di preparazione in linea con i trend contemporanei utilizzando, ad esempio anche il microonde e il silicone. Naturalmente valorizzeremo le eccellenze produttive locali per creare sinergie con il mondo food, raccontandole e facendole vivere nel punto vendita. Per quanto riguarda poi l’interpretazione della tavola e del convivio vorremmo valorizzare il concept cross-cultural di questo elemento (diffuso realmente in tutto il mondo anche se con interpretazioni diverse), filo conduttore fra differenti culture, ponte fra Oriente e Occidente. Pensiamo quindi di interpretarlo anche come spunto per raccontare una tavola realmente melting pot che comunica il piacere del convivio come incrocio di stili differenti“.

Contaminazioni ricercate

02_CUCINANDOValentina Ascione e Riccardo DeSimone – Cucinando, Massa

Biomediterraneo: il negozio come spazio per raccontare tipicità e “cibo buono” attraverso percorsi tematici.

Sin da quando abbiamo aperto il punto vendita, nel 2005, abbiamo sempre creduto nella scelta di introdurre nell’assortimento anche prodotti alimentari, una scelta che nel tempo si è affinata, seguendo le esigenze del mercato, senza però ignorare i nostri gusti. Preferiamo sicuramente prodotti di nicchia sia per la provenienza che per il tipo di produzione. Al giorno d’oggi ci rendiamo conto che il cliente è sempre più esigente e informato, trova sicuramente più d’appeal prodotti bio, con filiera corta e con una confezione accattivante. Il food per noi è diventato il completamento per un regalo sul tema dell’utensile o della pentola da cucina e con nostra soddisfazione ci siamo creati una clientela affezionata che viene da noi perché se che solo qui può trovare una certa proposta. Chiaramente tutto quello che abbiamo in vendita lo assaggiamo e lo consumiamo abitualmente, anche per questo ci sentiamo in diritto di consigliarlo, assecondando i gusti dell’acquirente. Sia nell’esposizione interna che nelle vetrine il cibo è parte dell’allestimento, interpretato con un filo conduttore preciso. Mi sembra quasi inutile dirlo ma, ad esempio, se la vetrina è dedicata alla cottura della carne, insieme alla classica bistecchiera, tagliere, coltelli, macinasale e oliera faranno bella mostra di sé l’olio, l’aceto, il sale e le spezie che servono per questa cottura, chiaramente, come dicevo prima, si tratta sempre di prodotti di nicchia e selezionati. Durante l’anno ci sono periodi più favorevoli alla vendita dell’alimentare e sono soprattutto quelli vicino alle festività, come il Natale e la Pasqua (in queste occasioni realizziamo anche cesti e diverse composizioni) ma diciamo che ormai il cibo fa parte integrante dell’assortimento del nostro punto vendita durante tutto l’anno. Inoltre, proprio per interpretare questa crescente attenzione verso una cucina salutare e sana, abbiamo attivato corsi di cucina vegana tenuti da uno chef nutrizionista, che stanno riscontrando grande successo così come gli eventi che dedichiamo a ricette che utilizzano materie prime naturali (farro, quinoa, lievito madre…)“.

Alle radici del gusto

07_PRISMAPietro Ruocco – Prisma Store, Cerignola (Fg)

Cereali e tuberi, ricette e cibi legati a tradizioni locali, anche di altre culture, così come l’attenzione all’hand-made che ha portato a un boom della pasticceria fatta in casa, sono tendenze molto attuali.

La cucina ha nelle tradizioni locali, siano esse nazionali o internazionali, le sue radici più profonde perché la cucina è cultura dei popoli: è territorio, materie prime, gesti e procedure tramandati tra generazioni, anche quando l’invenzione mescola tutto e stupisce. A un patrimonio così sterminato è quasi obbligatorio attingere quando ci si rivolge alla platea esigente degli amanti della cucina, progettando un’esposizione, pianificando uno showcooking o redigendo contenuti editoriali. I luoghi e le tradizioni sono pieni di suggestioni da cogliere intatte o interpretare. Ma noi questa, più che una tendenza passeggera, la consideriamo una buona pratica, perché siamo convinti che sia sulla padronanza dei fondamentali che si costruisca ogni buona creatività. Così sono venuti gli eventi dedicati all’impasto e ai suoi deliziosi prodotti: la focaccia pugliese, il pane, la pasta; o alle più svariate pietanze tipiche di altre parti del mondo come il cous-cous, il barbecue o i cup cakes. Ogni preparazione è un viaggio in un posto del mondo vicino o lontano, un viaggio che appassiona il cliente, ora non semplice avventore ma curioso scopritore. Siamo molto attenti a soddisfare i nostri clienti e per questo anche la passione collettiva per il cake design ci ha visti impegnati nell’offerta di corsi, dimostrazioni e workshop. Abbiamo avuto un ottimo feedback che abbiamo assecondato ma aspettiamo di vedere quanto durerà (questo sì, forse una tendenza) il vento dell’arte pasticcera fai-da-te prima di improntare ad essa parti più considerevoli della nostra attività“.

Il coivolgimento dei sensi

12_QUALITYLIVINGPaolo Zanza – Quality Living, Verona

Cacao, caffè, spezie sono tra i cluster di Expo 2015, temi che possono diventare spunti di vendita anche per un negozio del settore casa. Come questi concept possono essere raccontati nel punto vendita di oggetti per la casa attraverso visual, vetrine, eventi.

Per Quality Living la qualità dell’abitare è un modo di fare e di pensare la casa, non solo un insieme di cose. Nel nostro concept store di Verona la qualità si declina in esplorazione di mondi diversi. Il primo è il mondo del cibo e della cucina, perché mangiare e abitare sono un binomio inscindibile. Fra i numerosi corsi che proponiamo, quelli della ‘cucina che viaggia’ sono dedicati alla scoperta di tradizioni, sapori e profumi tipici di angoli di mondo che oramai sono parte della nostra cultura a tavola. La cucina del Magreb, o quella orientale della Cina, dell’India e del Giappone o, per stare più vicini a noi, quella greca e spagnola sono occasioni con cui i nostri chef guidano i partecipanti a scoprire il valore e l’uso delle spezie. O ancora proponiamo i corsi sulla pasticceria, dove il cioccolato è diventato un tema ricorrente per riscaldare l’inverno. Un altro mondo di cui il visitatore del nostro punto vendita fa esperienza è quello delle fragranze: il marketing olfattivo trasporta l’immaginazione verso i luoghi della casa tramite essenze e profumi speziati. E il cibo per noi significa anche accoglienza: chi entra da Quality Living entra in una casa in cui gli si offre un caffè, un dolce o un aperitivo“.

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