I 104 anni di Casalinghi Mambriani dal fornetto di nonna Aurelia al Coravin

È una bottega, come orgogliosamente la chiamano i proprietari, sono ancora la stessa famiglia da 4 generazioni, bottega che conta oltre 40.000 referenze ed è da 104 anni un punto di riferimento per gli acquisti delle famiglie milanesi e per una clientela esigente

Nell’arco di più di ottant’anni la sede è sempre stata in via Belfiore: dal 1920 al 1961 al civico 8 mentre in seguito, a causa delle condizioni dello stabile, è stata trasferita al numero 14.

Qui trovi veramente tutto, dai prodotti più datati e diventati dei classici, alle innovazioni più ricercate destinate agli appassionati della tavola, della cucina e dei vini; qui sono venuti chef stellati, inventori e politici che hanno conferito il riconoscimento di Bottega storica di Milano e poi della Lombardia. La storia di casalinghi Mambriani Milano inizia nel lontano 1920, quando Ettore Mambriani, abile lattoniere emiliano, si trasferisce a Milano e apre il suo laboratorio per riparare le pentole, sì perché per tanti decenni le pentole si dovevano riparare. Già allora, come oggi, la sede era in via Belfiore; il negozio non ha certo il sapore della modernità, ma la ricchezza degli assortimenti insieme ad un’assistenza competente e cordiale lo rendono un posto davvero unico.
Con noi, in orario di chiusura per il pranzo, l’effervescente Daniela o meglio la sciura Daniela e suo figlio Tommaso, pacato e attento che interviene con precisazioni puntuali; per lui la decisione di continuare l’attività di famiglia, dopo la laurea, è stata sicuramente azzeccata a giudicare dall’afflusso di clientela che ad ogni orario invade il negozio. “Il nostro assortimento riguarda la casa a 360 gradi, dallo zerbino quando entri alla cucina, all’art de la table, alla stireria, ai piccoli elettrodomestici ma abbiamo anche un buon assortimento di cesteria che, a differenza del passato quando i fornitori erano solo della Brianza, oggi ci arriva da tutto il mondo”. Così ci dice Daniela, che con disinvoltura e simpatia snocciola spiegazioni su Instagram dove riscuote un notevole successo. Mostrandoci il minuscolo set per le riprese dei video continua: “L’avventura sui social è iniziata per caso con il reel molto apprezzato della mia ricetta della casoeûla: abbiamo così deciso di intraprendere questa strada con me come testimonial. Pubblico quasi ogni giorno, recentemente ho fatto persino una diretta IG con Greg Lambrecht, l’americano inventore di Coravin, l’esclusivo sistema per conservare il vino una volta aperta la bottiglia preziosa, un must per gli appassionati che vogliono averlo anche a casa”.


I programmi di cucina hanno dato impulso agli acquisti?
Certo, complice anche la pandemia, le vendite di prodotti utilizzati per lo più dai cuochi sono diventati noti al grande pubblico e molto richiesti, pensi che oggi vendo circa 300 pinze chef contro i 2 pezzi degli anni passati.

Quali sono le merceologie che vendete di più?
Da noi si vende di tutto e ci teniamo ad avere un assortimento tanto vasto. Pensi che 20 anni fa avevo chiesto a un architetto di rifare il negozio, ma quando mi ha chiesto cosa volessi eliminare io ho risposto che non se ne faceva nulla. Abbiamo oltre 200 aziende fornitrici tra cui annoveriamo anche diverse imprese artigiane italiane che, in momenti critici determinati da guerre e difficoltà delle spedizioni, si sono rivelate molto utili. La nostra peculiarità è conoscere bene i prodotti grazie al nostro percorso, ma anche alle visite negli stabilimenti dei nostri fornitori che spesso ci invitano e alle fiere di settore a cui non manchiamo mai.

Le tre vetrine di Casalinghi Mambriani dal 1920 in Via Belfiore a Milano, zona piazza Piemonte, punto di riferimento per tante famiglie milanesi da generazioni.


Dal passaggio ormai obbligato da piani di cottura a gas a quelli a induzione avete avuto un impulso nelle vendite delle pentole dedicate?
Vendiamo da più di 30 anni le pentole a induzione perché nella nostra zona c’è una comunità francese che da sempre non utilizza il gas per cucinare, ma l’incremento di vendite è dato dall’ampliamento della gamma fatto in questi anni dalle aziende, dalla pescera alla pentola per la polenta e a qualsiasi altro tipo presente nelle batterie tradizionali.

Come stanno andando le liste nozze?
Oggi le coppie spesso prima convivono quindi, arrivati al matrimonio, hanno già molte cose, fanno quindi le listine per completare quel che manca. Il nostro sito è stato pensato qualche anno fa anche per soddisfare questi acquisti; il sito è rappresentativo solo di una piccolissima parte dei nostri articoli e come tale contribuisce in piccola parte al fatturato del negozio fisico.

Da sinistra, Daniela Ubaldi Verga, titolare di Casalinghi Mambriani, Nicla de Carolis, direttore di Casastile e Tommaso Vertemati, quarta generazione della famiglia.

Qual è la vostra clientela?
Comprende tutti: dalla donna, all’uomo che si appassiona di cucina, ai giovani ai vecchi; oggi, tra i nostri clienti, contiamo anche piccole realtà della zona come bar, ristoranti e soprattutto B&B che spuntano come funghi per soddisfare l’aumentata richiesta di ricettività turistica.

Solo il tempo per un’altra domanda questa volta al giovane Tommaso.

Quali sono i progetti per il futuro?
Spero che restino ancora le botteghe e che la gente ne capisca l’importanza, tanto nelle città quanto per i paesi sono un elemento indispensabile per rendere tutto più piacevolmente vivibile. Il mio progetto è andare avanti altri 104 anni con questo successo senza perdere la nostra identità.
E Tommaso non sbaglia perché, alla riapertura pomeridiana, fuori c’è già una piccola coda di clienti che aspetta di entrare.

Da Casalinghi Mambriani prodotti che vengono dal passato o che si distinguono per innovazione

LA MILANO DEI MAMBRIANI
Da 100 anni la vostra casa.

Titolo e sottotitolo di un delizioso libro realizzato nel 2020 dalla famiglia che gestisce la bottega per celebrare i 100 anni di attività. Si parte dalla bottega di Ettore Mambriani che riparava le pentole per arrivare ai giorni nostri attraverso i tanti cambiamenti ma mantenendo sempre un’identità ben precisa e gelosamente tramandata di generazione in generazione. Una storia interessante che si può scaricare a questo link.

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