L’Italia è design anche nel tappeto

SITACAPRIUn’attività commerciale iniziata nel 1993 nell’ambito del tappeto, che ha permesso a Sitap di acquisire una grande esperienza e alta sensibilità nei confronti di questo prezioso elemento d’arredo. Su queste basi e sulla vena creativa di un giovane pool di designer italiani poggia il progetto di importante espansione dell’export dell’impresa. Lo strumento principe è la collezione “Italian Home Design”: vero concentrato d’inventiva “fashion” applicata al tappeto d’arredamento.

Il tessile d’arredamento – in ogni sua forma – ha visto sempre l’Italia primeggiare, sia da un punto di vista industriale, sia per ciò che concerne lo stile e la creatività. Sin dalla notte dei tempi il tessuto italiano non era solo fatto bene, rappresentava un preciso modello estetico e interpretativo, facilmente riconoscibile ovunque. Se c’è un comparto merceologico dove il “pallino” decorativo e le tradizioni creative sono storicamente in mano ad altre culture, è quello del tappeto. Di tappeti belli e di successo se ne fatti certamente anche in Italia ma l’estro estetico proveniva pressoché sempre da altri luoghi. Eppure, a ennesima dimostrazione che ritenere il tessile ambito manifatturiero ormai maturo e di totale appannaggio di altre nazione è posizione miope e sbrigativa, vi raccontiamo la storia e l’esperienza di un’azienda che, proprio sul progetto creativo di una “via stilistica italiana” per il tappeto, fonda il suo presente e, soprattutto, il suo futuro.

Dalla distribuzione all’editoria tessile

Si tratta della Sitap di Pontenure, in provincia di Piacenza. L’impresa è giovane, essendo nata nel 1993, ma ancor più recente è la sua trasformazione da azienda di distribuzione di tappeti selezionati dai migliori produttori del mondo a vero e proprio editore tessile del settore, con una collezione propria e originale costruita con l’ausilio di un team di giovani creativi italiani. Artefice di questa importante evoluzione è Gian Mario Bosoni, amministratore delegato della società dal 2011 e diventato subito guida della trasformazione. In realtà Sitap non nasce circa venti anni fa. Fin dalla fine degli anni sessanta era divisione moquette della Sisal, azienda che produceva spaghi da imballaggio per l’agricoltura utilizzando la fibra vegetale omonima tratta dalla pianta dell’agave. Con il sisal la divisione produceva il pavimento tessile e in seguito anche tappeti. A dirigerla c’era il padre di Gian Mario Bosoni (anche lui Mario), fondatore della società, da cui è poi uscito per molti anni. Nel frattempo, appunto nel 1993, la società si stacca dalla casa madre e prende una sua strada autonoma: quello di Bosoni, che nel frattempo ha sviluppato importanti iniziative in campo agricolo ed agroindustriale (è amministratore delegato di Emiliana Conserve, una delle più importanti industrie italiane della trasformazione industriale del pomodoro e fondatore di Emiliana Agricola, il più grande produttore agricolo di pomodoro in Italia), è quindi una sorta di rientro in ambito familiare, ma certamente è un passo che avviene con un spirito imprenditoriale e una verve assolutamente innovative. «La matrice commerciale della nostra azienda – spiega Bosoni – è ancora la stessa, tant’è che continuiamo ad avere un catalogo di tappeti che posso orgogliosamente definire il più vasto e profondo d’Italia, però fin dall’ingresso in azienda mi sono reso conto che progettualmente non bastava. Saremmo dovuto andare oltre. Due quindi erano gli obiettivi che mi ripromettevo di raggiungere: alzare ancor di più il livello di servizio e di personalizzazione di particolari ambiti della nostra offerta e costruire una collezione non più basata su prodotti e progetti estetici di altri. Tutto questo mantenendo però il primato di distributore sul territorio nazionale forte e affidabile, con un magazzino di “pronto”, articolato sui più diversi generi di tappeto, da oltre un milione e 600mila euro. Tale strategia mirava a un obiettivo che ritengo primario: uscire dai confini nazionale per iniziare a competere sul piano dell’esportazione. Per farlo però dovevamo dare valore e contenuto al concetto di “italianità” della nostra collezione. Nacque così, tre anni fa, la prima “Italian Home Design” di Sitap, basata su progetti creativi di giovani designer italiani (guidati dalla stilista Natalia Pepe) e su tipologie di tappeto assolutamente innovative e originali. In pratica, da quel momento, siamo diventati veri e propri editori tessili».

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