Si dice sempre che il tessuto industriale italiano è formato da una galassia di piccole e medie imprese che, lontano dalla ribalta dei media, tirano avanti l’economia nazionale. Li agitiamo come dei totem ma poi se parla sempre poco. Eccola invece qui un’azienda campione di tal schieramento: Lodetex, nata nell’immediato dopoguerra a Busto Arsizio, al centro di quel vulcanico distretto tessile lombardo, è oggi un’impresa solida e ben strutturata che esporta la quasi totalità della propria produzione verso una clientela di editori tessili che rappresenta la crème mondiale del settore. Se non è eccellenza questa…
Ragionando per iperbole forse ci vorrebbe un “textile pride” italiano a celebrazione di una filiera industriale di cui pochissimi parlano e che invece resiste, cresce e si afferma, nonostante lo stato pressoché comatoso della nostra economia e del progetto manifatturiero nazionale. Un “textile pride” nel quale celebrare quelle tante realtà produttive che, quotidianamente e nell’ombra rispetto al consumatore finale, fanno apprezzare in ogni parte del mondo il valore dell’industria tessile italiana. Non sono Prada o Armani, non battono le passerelle luccicanti della moda, non catturano i titoli delle testate economiche con eclatanti acquisizioni e bilanci con crescite a doppia cifra, eppure sono l’essenza di una rete di eccellenza che ha permesso al nostro tessile – e, segnatamente proprio quello d’arredamento – di essere solidamente in campo anche in questo terribile momento.
Non bisogna nascondersi dietro a un dito, e quindi non si deve dimenticare che, purtroppo, tante sono le imprese che hanno chiuso i battenti, che non hanno retto alla complessità attuale ma, allo stesso tempo, non si deve nel modo più assoluto lasciarsi andare alla negativa ineluttabilità del fato. Non è questione di ottimismo o fede. Ci sono fattori concreti e precisi che dimostrano che “è possibile”: possibile mantenere una filiera attiva e vincente nei confronti della concorrenza internazionale, possibile realizzare utili, possibile aprire nuovi mercati nel ruolo di leader produttori di un tessile di qualità. Eccovi un esempio: ce lo racconta Luca Farhanghi, rappresentante – assieme al fratello Nicola – della terza generazione d’imprenditori tessili titolari di Lodetex, azienda lombarda di matrice tendaggista vocata appunto all’esaltazione della maestria italiana di settore nel mondo.