“La competenza è un valore strategico perché ti permette di fare ricerca e sviluppo sul tuo prodotto specifico, approfondendo la conoscenza delle caratteristiche intrinseche del prodotto, dal punto di vista scientifico e tecnologico, al fine di migliorare le sue performances, di ridurne i costi senza andare a scapito della qualità, di introdurre sul mercato prodotti innovativi, esteticamente nuovi e attrattivi, e dotati di nuove funzionalità. Senza la competenza si rischia di rimanere fermi o di appoggiarsi a fonti inaffidabili, vendendo un prodotto che non si conosce e perdendo, nel tempo, la fiducia del mercato. La competenza ti permette di essere leader e di non trovarti sempre a rincorrere ciò che altri hanno pensato prima di te“.
È un valore in cui Guardini si riconosce? Con quale approccio al produrre?
“Noi ci riconosciamo pienamente in questo valore: facciamo costantemente ricerca sul prodotto, sperimentando nuovi materiali, nuovi rivestimenti dalle performance sempre migliori, verificandone la qualità attraverso la collaborazione di laboratori esterni, oltre che del nostro reparto qualità interno. Il nostro reparto di produzione studia con attenzione la reazione dei vari materiali allo stampaggio, annullando nel tempo le piccole difettosità. Senza competenza questo non sarebbe possibile“.
In che modo la competenza può diventare un elemento distintivo dello stile italiano?
“Più si approfondisce la conoscenza del prodotto, più si riesce a forgiarlo come si vuole, facendolo diventare testimonial del proprio stile. Senza contare che la competenza non è solo riferita agli aspetti tecnico/produttivi, ma anche alla conoscenza del proprio mercato di riferimento: essendo degli specialisti, conosciamo le esigenze dei nostri consumatori, sappiamo cosa amano e di cosa necessitano, e forniamo loro il prodotto giusto: da qui la nascita del perfetto prodotto italiano“.
Quali sono secondo voi i mercati più recettivi rispetto a questo concetto?
“Il consumatore italiano percepisce chiaramente questo concetto; noi lo vediamo tutte le volte che abbiamo un rapporto diretto con lui (es, nelle vendite on line). Purtroppo spesso l’eccessiva prudenza dei buyer, nostri interlocutori diretti, fa sì che non tutti i prodotti amati dai consumatori arrivino al punto vendita. E questo non permette alle aziende come la nostra di farsi conoscere per tutto ciò che possono offrire“.
Guardini ha fatto una scelta ben precisa specializzandosi in una nicchia di prodotto, una scelta premiante?
“Per ora la scelta si è rivelata premiante: noi abbiamo scelto di investire e di produrre in Italia, di mantenere così la competenza e la specializzazione sul prodotto. In questo modo abbiamo un controllo sulla qualità e sui costi del prodotto che difficilmente si ha se si sceglie di importare. La quota di mercato delle private labels sta crescendo e questo perché le principali catene della Grande Distribuzione Organizzata, a livello europeo, hanno capito che il nostro prodotto è competitivo nel prezzo e garantito nella qualità. Si affidano a noi con fiducia, perché in noi trovano appunto la competenza“.
Come può la specificità diventare uno dei valori profondi dello stile italiano del fare, da comunicare e valorizzare nei mercati esteri, ma non solo?
“Quando la specializzazione e la competenza sul prodotto sono parte di te, ovunque tu vada e comunque tu ti muova, il messaggio è chiaro. Nel nostro caso, noi siamo italiani, il nostro prodotto nasce in Italia per il consumatore italiano e, siccome esportiamo per il 60% del nostro fatturato, direi che lo stile italiano che comunichiamo a ogni passo, è molto apprezzato anche nei mercati esteri“.