Legno e acciaio, coltelli e aromi, abiti da lavoro e bici appese ai muri. Ma anche punti vendita che accarezzano i sogni domestici di una nuova tribu urbana e maschile, giovane e creativa, che sta crescendo tra cucina e sturt-up. Un repertorio che pesca nella virilità come portatrice di lifestyle che trova spazio non solo nelle case e nella moda, ma anche negli allestimenti di punti vendita di tutto il mondo. Su questo tema l’Espace Retail di Maison&Objet (dedicato all’informazione e alla formazione per i punti vendita del settore casa) ha proposto una delle conference tematiche che hanno arricchito la manifestazione parigina di settembre. Gesti e attitudini molto legati al mondo maschile: barberie, maroquinerie, sport, ciclismo e moto, legno ed ebanismo. Si evoca una nuova tribù urbana maschile che naviga tra crowfounding e master chef, crisi economica e passioni personali, realizzate o in via di realizzazione. Una mascolinità 2.0, oltre che virile anche virale, e molto visuale. Grafica, logotipi, picto-grammi e segnali retro-chic fanno parte di questo mood. Un trend che è più facile leggere se pensiamo alle vecchie barberie diventate luoghi retro.chic a New York (ma anche a Milano e Roma), o alla vecchia tipografia che a Berlino è diventata il punto vendita Type-Hype che coniuga oggetti per la casa e il bricolage, al bowling hotel di Londra, ma anche, per scendere in cucina, ai modelli che citano i banconi da officina (vedi Lando), in cui l’ispirazione – e forse anche la destinazione – sono evidentemente virili.