Euratex nuove opportunità per il tessile europeo

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EuratexDa Bruxelles dove ha sede Euratex, l’organizzazione che rappresenta la voce dell’industria tessile e dell’abbigliamento europea, è stato presentato un piano per trasformare la crisi, alla pandemia in un’opportunità, per il settore di diventare più digitale, sostenibile e agile. Approvato dall’ultima Assemblea Generale, il rinnovamento sarà guidato dalle linee guida del documento “strategia di ripresa dall’era COVID-19”; insieme a cinque iniziative di riferimento in aree critiche. Per guidare il settore verso la rinascita, la GA ha rieletto Presidente Alberto Paccanelli.

Un gran numero di aziende tessili e di abbigliamento europee ha convertito o incrementato la produzione di DPI dimostrandosi essenziali per la gestione della pandemia. Ma questo ruolo strategico va oltre gli eventi passati, poiché senza materiali tessili non è possibile costruire automobili, vestiti, macchine o edifici. Gli ultimi mesi hanno quindi evidenziato la necessità, per l’intero settore e la sua catena del valore, di sottoporsi a un processo di rinnovamento ed entrare nel futuro più competitivi e più verde.

Pronta a cogliere questa sfida, l’industria tessile è ha sviluppato una strategia di ripresa.
Il piano di EURATEX richiede risorse considerevoli e un pacchetto coerente di misure, sia a
breve termine che su base strutturale. Mentre la Commissione Europea e gli Stati membri
hanno già messo in atto alcune rapide mosse di ripresa, come la riapertura di negozi e aziende e la garanzia di mercati e catene di approvvigionamento ben funzionanti, è ora giunto il momento di definire la visione a lungo termine. L’Europa dovrebbe esaltare l’importanza strategica del settore europeo del T&A, promuovere lo sviluppo di un ecosistema integrato tra Paesi UE e quelli vicini, investire su innovazione e competenze e trasformare la circolarità in una fonte di competitività. L’implementazione di queste misure durature deve essere messa in atto ora.

Sulla base di queste riflessioni EURATEX ha sviluppato cinque iniziative di riferimento per rendere la strategia tangibile e concreta:

• L’impatto di questo tipo di crisi può essere evitato organizzando forniture garantite e
costruendo catene di valore resilienti in Europa per DPI critici e altri prodotti tessili.

• La forza lavoro del settore tessile&abbigliamento sta invecchiando: il 35% ha più di 50 anni. Le PMI dovrebbero migliorare la propria forza lavoro esistente per aderire ad un settore in rapida trasformazione e attrarre giovani e professionisti qualificati.

• Dovremmo investire in tessuti innovativi e sostenibili attraverso un partenariato pubblico-
privato (PPP) dedicato a livello UE. Questi PPP riuniranno e accelereranno la ricerca, l’innovazione, i test pilota e le demo in aree critiche, come la produzione digitale e le catene di approvvigionamento.

• EURATEX vuole realizzare 5 centri di riciclaggio in Europa in prossimità dei distretti tessili e dell’abbigliamento per produrre materie prime raccogliendo, smistando, trasformando e
riciclando i rifiuti tessili di post-produzione e post-consumo.

• Il blocco delle merci alle frontiere effettuato dalle autorità nazionali non dovrebbe mai più
accadere. È fondamentale garantire un commercio libero ed equo per le nostre società. Un
primo passo dovrebbe essere quello di promuovere il PanEuroMed come ecosistema integrato e sfruttare le opportunità di mercato derivanti da altri FTA dell’UE.

Questa crisi ha mostrato l’importanza della nostra industria e ora, più che mai, è essenziale sviluppare la competitività dell’ecosistema europeo. Il pacchetto “EU Next Generation” può svolgere un ruolo importante e sostenere l’industria tessile e dell’abbigliamento nella sua ripartenza“, ha affermato Alberto Paccanelli, che è stato rieletto Presidente di EURATEX. L’assemblea generale ha inoltre nominato i vicepresidenti EURATEX, Jean-François Gribomont, Gregory Marchant, Hadi Karasu e Bodo Bölzle.

 

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