Stimoli e idee da Macef

87 edizioni, 45 anni, 1.600 aziende presenti,78mila metri quadrati di superficie espositiva, 72mila visitatori: sono questi i numeri che hanno qualificato l’ultima edizione di settembre di Macef. Una vetrina della casa che verrà, con l’obiettivo di valorizzare sia la haute-couture internazionale che la tipicità e i valori del made in Italy.
Le proposte presentate raccontano un’abitare che se da une parte, complice la crisi, ricerca rassicurazioni in un certo rigore, nel bianco, nelle tonalità neutre, nei decori tono su tono, dall’altra, anche in vista delle festività di fine anno, non rinuncia ad una certa leggerezza all’uso del colore (soprattutto il viola), dell’oro e dell’argento. Le forme sono morbide e sinuose, si gioca sul mix di materiali differenti, sulla ricerca di nuove funzioni e oggetti, sull’attenzione ai temi dell’ecosostenibilità, a nuovi target con l’obbiettivo di intercettare il flusso dei consumi.
Fiera di prodotti, dunque, ma sempre più fiera di stimoli e di idee. Oltre all’evento Il negozio flessibile, ecco allora fra le altre le installazioni dedicate alle ultime tendenze della tavola e della cucina realizzate da Anna Congiu, oppure la finestra aperta sul design giovane in Design Camp.

Il negozio flessibile

Più che una mostra una piattaforma per crescere in conoscenza e competenza. L’evento, promosso da Art, prevedeva una area centrale con video installazioni e un innovativa soluzione di kit espositivo flessibile.
Intorno una serie di aziende che propongono servizi in grado di incrementare la competitività e l’attrattività del punto vendita.
Legato alla mostra, un convegno che si è svolto venerdì 4 in serata e che ha valutato possibili percorsi per il settore.

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