una dedicata al grande architetto, designer, cineasta, musicista Ugo la Pietra, l’altra al giovane artista Giuseppe Stampone, classe 1974, già affermato sia in Italia che all’estero.
Quella su Ugo la Pietra – aperta dal 24 marzo fino al 30 settembre 2018 – è una mostra completa e per molti versi spettacolare. Occasione per vedere la molteplicità degli esiti delle ricerche di un grande creativo, eclettico e poliedrico, esploratore di rotte inusuali, che da sempre sostiene in modo critico con opere e oggetti, con l’attività teorica, didattica ed editoriale la componente umanistica, significante e territoriale del design.
Curata da Italo Tomassoni, Giacinto Di Pietrantonio e Giancarlo Partenzi, l’esposizioneripercorre i molteplici ambiti di indagine di La Pietra per nuclei e tematiche con i suoi lavori più significativi e i documenti correlati all’interno dello spazio urbano.
L’intero lavoro di La Pietra è sempre legato ai luoghi – arte territoriale e arte per il sociale – in cui le opere si collocano. In apertura della mostra vengono infatti presentati due progetti di installazioni urbane: monumenti dedicati a una delle eccellenze della città di Foligno: la realizzazione della “Prima Edizione stampata della Divina Commedia di Dante”.
L’esposizione si snoda in dodici aree di ricerca, precedute per la loro comprensione da “Istruzioni” che danno al visitatore la chiave di lettura delle opere. Così, attraverso un centinaio di opere bidimensionali, alcuni brani video, oggetti tridimensionali e un’installazione, la mostra si sviluppa in un percorso ricco di suggestioni visive.
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Cuore della mostra è inoltre una “Casa Aperta”, una struttura in scala reale con una serie di arredi realizzati attraverso la pratica che l’autore definisce “Riconversione progettuale”: alcuni elementi di arredo urbano vengono riconvertiti in elementi di arredo domestico.
Mentre una sala dedicata alle proiezioni presenta tre film di La Pietra: “Per oggi basta” (1974), “La riappropriazione della città” (1977), “Interventi pubblici per la città di Milano” (1979).