Dal 22 al 25 gennaio Fiera Milano ospita la terza edizione della manifestazione dedicata al mondo casa. Un ecosistema dove retail, artigianato e design si incontrano per ridefinire il ruolo dei negozi nelle comunità urbane
Il futuro del retail passa dalla riscoperta delle relazioni umane. È questo il messaggio che Milano Home 2026 lancia al mondo dei negozi specializzati, chiamati a riconquistare il proprio ruolo di presidi culturali e sociali nelle città contemporanee. La manifestazione, organizzata da Fiera Milano in collaborazione con Ge.Fi., torna dal 22 al 25 gennaio con un’offerta che intreccia formazione, contenuti e opportunità commerciali.
Il negozio come “luce sulla città”
“Il negozio non è solo un luogo di vendita, ma uno spazio di relazione, di ascolto, di identità”, spiega Emanuele Guido, Head of Home, Fashion and Leisure Exhibitions di Fiera Milano. L’obiettivo è chiaro: aiutare i retailer a guardare oltre il prodotto, trasformando i punti vendita in luoghi di esperienza e racconto. In un’epoca dominata dall’e-commerce, Milano Home riafferma il valore dell’Human Retail, un modello fondato sulla qualità, sul saper fare e sulla centralità delle persone.
Quattro padiglioni, infinite ispirazioni
Il percorso espositivo si snoda attraverso quattro padiglioni tematici – Elements, Vibes, Mood e Taste – ciascuno dedicato a un universo specifico del mondo casa. Da Vibes, regno del tessile e della decorazione con i grandi nomi della tradizione italiana, a Elements, che celebra l’alto artigianato attraverso ceramica, legno, vetro e metallo. Mood esplora il gift e il lifestyle contemporaneo, mentre Taste porta in scena la cultura della tavola e della convivialità.
Le aree speciali: dalla sostenibilità all’artigianato 4.0
Tra le conferme, The Green Circle della bioarchitetta Isabella Goldman, dedicato all’innovazione sostenibile, e Manifatture in Scena, curato da Ulderico Lepreri, che celebra le grandi manifatture europee da Wedgwood a Royal Limoges. Nove Botteghe+6, a cura di Gumdesign, permette di osservare dal vivo le lavorazioni artigianali in progress.
La vera novità è Agorà, concepita da Marco Merola come laboratorio creativo per la “bottega 4.0”. Ospita venti capsule collection che raccontano il dialogo tra tradizione e futuro, tra artigiani, designer e scuole di formazione.
Formazione come motore di cambiamento
La Retail Academy propone oltre 80 ore di contenuti formativi: dal marketing sensoriale all’intelligenza artificiale applicata al punto vendita, dal floral design agli aperitivi olfattivi. POLI.DESIGN esplora l’allestimento della tavola come progetto multisensoriale, mentre Platform Architecture and Design indaga le tensioni dell’abitare contemporaneo tra minimalismo e massimalismo.
Grande attesa per i Safari Tours, itinerari guidati da esperti che accompagnano buyer e giornalisti alla scoperta delle aziende. Dai consolidati Gift Safari e Trend Safari, si aggiungono percorsi dedicati: Grand Tour Safari per l’eccellenza artigianale, The Green Circle Safari per la sostenibilità, Fragrance Safari per il mondo delle essenze, fino a Home Linen Safari e Tableware Safari.
Una rete globale di connessioni
Milano Home 2026 si avvale di una rete di Brand Ambassador – esperti e consulenti operanti nei principali mercati internazionali – per individuare i buyer più qualificati. Quest’anno sono attesi professionisti da tutto il mondo: Italia (54%), Europa (20%), Medio Oriente (8%), Nord America (7%), Asia (7%) e Nord Africa (4%).
Tra i progetti speciali, Bau House dedicato al design per animali domestici, GourMeet che valorizza il cibo gourmet confezionato di alta gamma, e Scandinavian Mood, celebrazione dello stile nordico.
Milano Home si conferma così non solo vetrina commerciale, ma piattaforma culturale dove il retail incontra l’innovazione, dove i negozi tornano a essere protagonisti della vita urbana e dove, come sottolinea Guido, “persone con idee diverse si incontrano e dialogano in modo diretto e concreto”.
Info: milanohome.fieramilano.itRiprova

