Quali sono i linguaggi che le imprese italiane devono usare per raccontare il proprio valore all’estero e quali gli strumenti per traghettare la loro attività nei mercati internazionali, sono stati i temi toccati venerdì 5 giungo a Milano durante il convegno promosso da Casastile in collaborazione con Messe Frankfurt Italia. Sul tavolo del confronto esperienze e testimonianze diverse di esperti e consulenti, professionisti e imprese del settore tavola e casa che hanno fatto il punto su cosa vuol dire comunicare il brand made in Italy nel mondo.
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Aldo Palaoro – Itchefs, Gruppo Cuochi virtuali Italiani fa una premessa per spiegare con un aneddoto come per non sia sempre stato un problema far capire qual è l’originale made in Italy visto che, nel 1957, per via di uno scherzo radiofonico, alcuni australiani cominciarono a credere che gli spaghetti crescevano sugli alberi. Situazione si spera non ripetibile, anche grazie a itchefs-gvci; un’avventura che inizia nel 2001 dall’incontro tra Rosario Scarpato (giornalista) e Mario Caramella (chef). Entrambi in Australia, aprono un forum tra cuochi espatriati per scambiarsi idee, opinioni e consigli di lavoro. All’inizio farne parte è utile per avere informazioni pratiche in vista di trasferimenti in un Paese straniero, ma anche per promuoversi e trovare impiego. Sono passati 15 anni e oggi Gruppo Cuochi virtuali Italiani è anche un sito (www.itchefs-gvci.com) che rappresenta un network di oltre 2500 cuochi, ristoranti e culinary professional nel settore dell’enogastronomia italiana sparsi all’estero. Ha tre mission: salvaguardare e promuovere l’enogastronomia e il made in Italy agroalimentare nel mondo; promuovere le future figure professionali del settore; contrastare le conseguenze dell’Italian Sounding.
Dal 2005 organizza grandi eventi internazionali per offrire opportunità di sviluppo e di mercato alle aziende agroalimentari (e non) che accompagnano il suo progetto e i suoi associati. Tra questi l’International Day of Italian Cuisines, il 17 gennaio di ogni anno, celebra un piatto tipico della tradizione, cucinato secondo la ricetta originale, in circa 1000 ristoranti del network. Restituisce identità alla cucina italiana e contribuisce a far conoscere il vero gusto di piatti come Spaghetti alla Carbonara. E poi l’Italian Cuisine and Wines World Summit, il più importante congresso roadshow di enogastronomia italiana al di fuori dell’Italia.