Comunicare l’eccellenza italiana: Alessandro Scandurra

Quali sono i linguaggi che le imprese italiane devono usare per raccontare il proprio valore all’estero e quali gli strumenti per traghettare la loro attività nei mercati internazionali, sono stati i temi toccati venerdì 5 giungo a Milano durante il convegno promosso da Casastile in collaborazione con Messe Frankfurt Italia. Sul tavolo del confronto esperienze e testimonianze diverse di esperti e consulenti, professionisti e imprese del settore tavola e casa che hanno fatto il punto su cosa vuol dire comunicare il brand made in Italy nel mondo.

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Alessandro Scandurra – Scandurra Studio Architettura.Ho cominciato come scenografo della televisione e, anche in quel caso, lo spazio fisico era esperienza mediatica che doveva raccontare qualcosa. Da architetto ho invece iniziato a lavorare sull’identità di brand negli spazi di allestimento fieristici per il design italiano di Luceplan ed Estel. Saper trasmettere una storia italiana è un percorso diverso per ogni progettista. Vero è, però, che l’Italia è un brand mito e per raccontarlo basta anche basarsi su cliché/icone (tricolore, stivale, …). Nello spazio commerciale del Padiglione Italia in Expo dove si vendono articoli regalo made in Italy, e che si trova in una posizione leggermente nascosta, l’idea è stata quella di rivestire tutto con una proiezione gigantografica del logo Orgoglio Italia, come icona bianco-rosso-verde riconoscibile anche da lontano. Per identificare come italiano uno spazio, però, la progettualità italiana non deve solo mettere la bandiere, deve avere la capacità di costruire le cose e pensare in un determinato modo. Come trasmettere, ad esempio in Korea, a persone che si aspettano di vedere un marchio italiano del lusso, lo stile autentico di Peck? Nel dialogo tra food e design del concept store di Seul abbiamo tradotto alcuni elementi dell’architettura austriaca del negozio milanese forzandoli e trasformandoli in oggetti luxury, ma di fattura artigianale. Abbiamo inoltre pensato a una Peck Accademy che racconti ai clienti il brand, così che sappiano come utilizzare i prodotti acquistati, mescolando dimensioni educative e formative che fanno parte di uno spazio dove si racconta un contesto e un mondo italiano con una sua storia. In campo di allestimenti temporanei per il design, invece, costruire esperienza spaziale unica fa la differenza dal guardare oggetti su internet. Qui i visitatori diventano attori e parte integrate di un momento di confronto fra le cose e le persone“.

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