Alla conclusione dell’edizione di gennaio di Homi 2016, “Salone degli Stili di Vita” e manifestazione di riferimento delle aziende italiane che producono strumenti di cottura e articoli casalinghi, presso Fiera Milano Rho, proponiamo l’analisi degli ultimi dati sulle esportazioni di strumenti per la cucina e complementi per la tavola italiani.
Sono stati diffusi poco prima dell’inizio della fiera dall’Ufficio studi ANIMA , la Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia ed Affine che, con l’associazione FIAC/ANIMA, l’ Associazione fabbricanti italiani articoli casalinghi, ha partecipato alla stessa fiera nello spazio Enjoy the Table, condiviso con ART.
Pentole, padelle, posate, piatti sono richiesti sempre più in tutto il mondo, come dimostrano gli ultimi dati pubblicati dall’associazione Fiac, che tutela le aziende produttrici italiane di articoli casalinghi, rappresenta circa 3.900 lavoratori.
Le esportazioni sono in costante crescita. A consuntivo, nel 2015 hanno raggiunto quota 562 milioni di euro. L’export è il 65% del fatturato totale del comparto, pari a 858 milioni di euro nel 2015, cifra in lieve crescita secondo le previsioni 2016.
“I nostri prodotti sono dei manufatti veri e propri – dichiara il Presidente Fiac, Andrea Barazzoni – siamo artigiani in grande scala che fanno investimenti continui in ricerca (nel 2015 il dato investimenti ha segnato un +4,5%).
La bellezza dei nostri prodotti non è solo esteriore ma è indicativa della cura e degli studi che li costituiscono. Questa unicità non passa inosservata. Le esportazioni, infatti, hanno ripreso la loro corsa dopo la battuta d’arresto dell’anno scorso.
I nostri prodotti, da sempre apprezzati all’estero per la loro qualità e il design da cui sono caratterizzati, sono molto richiesti negli Stati Uniti, un mercato che nel 2015 ha registrato un +54%.
I nostri principali paesi export – conclude Barazzoni – sono quelli a noi prossimi come Germania, Francia e Spagna. Abbiamo sempre necessità di allargare ancora i nostri orizzonti, guardando soprattutto oltre Europa. Ci attendiamo che Homi possa rispondere a questa esigenza.”
