Visual merchandising strumento di crescita del punto vendita

Il Natale è un’importante occasione di vendita da interpretare con professionalità ed in cui il visual merchandising è ovviamente fondamentale.

Ma cosa è il visual merchandising? Quali sono gli obiettivi?
Il visual merchandising è un insieme di metodi e tecniche che danno al prodotto un ruolo di vendita attivo, ha la capacità di condizionare il comportamento d’acquisto del cliente alfine di massimizzare la redditività degli spazi espositivi rendendo gradevole il PdV.

Gli obiettivi principali sono: attirare, trasformare e convincere.

Che profilo deve avere il Visual Merchandiser?
Il Visual Merchandiser deve avere: capacità manageriali, cultura di ampio respiro, conoscenze specifiche del disegno, creatività, sensibilità rispetto ai cambiamenti di tendenza, buone nozioni di marketing, saper valutare costi e benefici degli allestimenti, possedere umiltà per imparare dagli altri.

Il riferimento del visual è il consumatore. Ma chi è oggi e come si comporta all’interno del punto vendita?
Il consumatore è alla ricerca di una esperienza d’acquisto di prodotti,non dettati dal bisogno specifico, ma di quello che gli stessi trasmettono, sia simbolicamente che esteticamente. Infatti, i prodotti parlano di sé al consumatore, non solo per codici stilistici, ma soprattutto per codici di immagine. Lo shopping è vissuto sempre più come un momento di evasione dalla routine quotidiana, e diventa una fonte di gratificazione emotiva. E spesso, non ha le idee chiare di cosa comprare.

Il visual contribuisce a dargli soluzioni, idee e proposte, l’emozione verso il prodotto e il bisogno d’acquisto, stimola la soddisfazione dell’ego del cliente nell’acquisto del bene. Le persone scelgono le marche come scelgono i loro amici  in modo che si armonizzino o completino la loro personalità, creando un rapporto che soddisfi un bisogno. Potere di richiamo, forma, colore, prezzo resto parametri fondamentali.

Il consumatore è un soggetto emotivo, con poca razionalità e desidera apparire, essere protagonista. È individualista, capriccioso e riserva gran parte del suo affetto ai prodotti che acquista in quanto gli garantiscono la sicurezza di dimostrare caratteristiche che non ha.

A livello espositivo come si può rendere distintiva un’esperienza d’acquisto dall’inizio alla fine? Qual è il ruolo del personale?
L’esperienza
che vive il cliente all’atto dell’acquisto è il momento più importante, in quanto egli vive un sogno, una emozione. Dovrà essere assolutamente positiva perché lo aiuterà a mantenere a lungo la sensazione provata e gli consentirà di ricordare piacevolmente il punto vendita.

Quindi anche il momento del pagamento è importante?
Il momento del pagamento è fondamentale. Le casse sono la conclusione di un tempo e un percorso del cliente trascorso nel punto vendita. Ha comprato, è soddisfatto del prodotto, ha vissuto una bella e coinvolgente esperienza, è gratificato,  pronto a pagare l’acquisto.

Qual è la migliore strategia di marketing? Anche chi lo segue negli acquisti deve comunicare questa sensazione di benessere?
Il sorriso è la migliore strategia di marketing, è una espressione di felicità, serenità, benessere, coinvolgimento, apertura verso gli altri. È uno strumento di grande comunicazione, alza la soglia di resistenza allo stress e non ha nessun costo. Dura un istante, ma il suo ricordo rimane a lungo. È una delle più grandi strategie di marketing da usare in qualsiasi situazione della vita. Al cliente non rimane solo il bene comprato, ma il ricordo di un’esperienza vissuta, che se memorabile, può lasciare un segno indelebile.

Per concludere: come sarà possibile portare l’atmosfera delle feste nel punto vendita…alcuni suggerimenti emozionali?
I negozi non sono solo dei luoghi di vendita, ma contenitori di conoscenze e di talenti creativi. Non coinvolgono solo a livello commerciale, sono una esperienza da vivere, acquisiscono sempre di più un ruolo di compagni di vita, un luogo da scoprire, di relazione e di cultura, sono un itinerario emotivo, di esperienze, di energie e sogni. È indispensabile creare un ambiente che coinvolga i cinque sensi del consumatore/cliente stimolando la voglia di soddisfare il proprio ego.

La comunicazione polisensoriale conferisce un valore aggiunto al luogo rendendolo unico, genera benessere alle persone, influenza in positivo, è l’interfaccia del nostro organismo, che riceve e traduce le informazioni positivamente.

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