Vetrina come indispensabile strumento di comunicazione

Cosa è la vetrina e qual è la sua funzione? E soprattuto quali i segreti del mestiere?Ce lo spiega  Gianfranco Giacoma Caire
La vetrina è un vero e proprio strumento di comunicazione, il biglietto da visita del PdV. Una stimolatrice di sogni, immaginazioni e fantasie del cliente e incornicia gli oggetti, icone e simboli carichi di significati.

La funzione primaria della vetrina non è di vendere, ma di richiamare l’attenzione e illustrare in poco tempo l’offerta commerciale del negozio, stimolando e affascinando il consumatore e potenziale cliente.

Quali sono i tipi di vetrina?
Esistono tre tipi di vetrina:

  • a fondo aperto – dà la possibilità al consumatore di esplorare l’interno del negozio
  • a fondo semichiuso – aiuta la concentrazione sui prodotti e lascia intravedere l’interno
  • a fondo chiuso – concentra l’attenzione solo sull’esposizione dei prodotti.

Come andrebbe allestita una vetrina e con quali regole?
Per una corretta fruizione della vetrina, i prodotti non dovranno essere sparsi su tutto il piano, ma disposti a gruppi seguendo un andamento piramidale o raggruppati più volte, creando un ritmo di osservazione, generato anche da intervalli di spazio, che determinano intervalli di tempo, nel passaggio dello sguardo da un articolo all’altro. Questa disposizione favorisce la percezione dell’insieme, rendendo più efficace la composizione. A sua volta la composizione può essere di tipo asimmetrica o simmetrica.

Come è la nostra visione dell’insieme?
Diversamente dal pensiero comune, i nostri occhi non vedono con una ampiezza di 180°, ma con un angolo massimo di 124°, e a questa ampiezza non visualizziamo tutti gli elementi rappresentati, ma percepiamo solamente al sensazione dei colori. A 60° distinguiamo nitidamente i colori e a 40° riconosciamo i simboli. A 20° leggiamo le parole e solamente ad un ampiezza di 2° riconosciamo i vari dettagli.

Un suggerimento per un allestimento natalizio non scontato?
Pensare al Natale significa cominciare a ragionare già a luglio. Nel periodo di Natale i grandi marchi addobbano le vetrine con installazioni sorprendenti create da artisti o designer e realizzate con grande cura e attenzione ai dettagli per rendere l’esperienza dello shopping ancora più coinvolgente. Non c’è limite alla fantasia e alla creatività e il risultato è sempre molto suggestivo. Naturalmente non bisogna proporre gli stessi prodotti di sempre con qualche piccola decorazione natalizia, ma è necessario costruire packaging importanti, i prodotti devono sembrare oggetti unici e nuovi.

Il Natale può essere tradizionale (albero, slitta, renne, babbo natale ecc.), i colori classici (rosso, oro, blu, bianco, argento, verdone etc.) e relativi abbinamenti. Oppure utilizzare colori dettati dalla moda del momento, quindi un Natale di rottura.

Bisogna ricordare che il Natale non è solo un tema da sviluppare o una ricorrenza, ma la quinta stagione per il punto vendita, in occasione del quale si realizza un fatturato molto importante.

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Comments

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