Un’Idea che guarda lontano

Struttura agile, competitiva e flessibile. Ottimo grado di creatività, un pizzico di sana autoironia e una rete d’imprese partner sul territorio nazionale. In breve questa è la ricetta con la quale Idea, azienda tessile di Castagnole di Paese, in provincia di Treviso, affronta il mercato. Due soci l’hanno fondata trent’anni fa e oggi lavorano per raddoppiare l’indice esportativo vincendo l’ennesima sfida e spostando l’attenzione verso diverse tipologie di clientela “Noi siamo come gli assemblatori inglesi di macchine di Formula 1. Non costruiscono i pezzi in proprio, ma li progettano facendoli poi realizzare utilizzando il meglio dai singoli produttori a seconda della specialità. Li assemblano, aggiungono quel pizzico indispensabile di affinamento e perfezionamento e poi… nascono i bolidi che vincono i mondiali”.  Ora, un tessuto non è esattamente un missile da 300 e oltre chilometri all’ora, però il paragone utilizzato da Enrico Gasparini calza e spiega piuttosto bene il funzionamento dell’azienda Idea.

Enrico Gasparini e Paolo Pinciroli, circa trent’anni fa, quest’impresa l’hanno fondata, facendone il tipico e autentico converter che crea e fa produrre per proprio conto, per poi commercializzare, collezioni di tessuti d’arredamento verso una tipologia di clientela riconducibile in massima parte al mondo del mobile imbottito e del tessile per la casa. È una sorta di aggregatore di eccellenze produttive costituite da una rete d’imprese sparse sul territorio nazionale, da cui “pescare” la giusta competenza di volta in volta, di progetto in progetto, di collezione in collezione. Tutto ciò al fine di svolgere due compiti: il primo d’interpretazione creativa e delle tendenze, fungendo da sintetizzatore sensibile e innovativo; il secondo di “problem solver” a livello di efficienza e di servizio. Dunque – secondo l’opinione di Gasparini – Idea si presenta come un progettista tessile capace di prototipare un’intera collezione in 6/8 settimane, ma anche di mettere a disposizione del cliente un magazzino di 3000 metri quadrati e uno showroom di 600 metri, nei quali lo stesso cliente può trovare migliaia di proposte disponibili al taglio con minimi risibili.

Come i fruttivendoli

Con un notevole grado di autoironia – e, aggiungiamo, un ottimo gusto estetico e allestitivo – questa capacità di offrire servizi eccellenti e un eclettismo non comune dal punto di vista progettuale, si sono concretizzati, alle giornate di presentazione di maggio a Cernobbio, in una esposizione in showroom organizzata con i tessuti messi in bella mostra su banchi da fruttivendolo. Gli stessi, ripiegati in cassette di legno a ricordare mele e pere, prugne e arance, rappresentavano una teoria cromatica simile a quella che caratterizza quei banchi alimentari e l’Idea (appunto) che il tessuto possa essere fruibile per il cliente come la frutta di stagione. L’ironia è molto forte ma il concetto è chiaro: «Ciò che volevamo trasmettere non è certo una bassa percezione del valore del tessuto – spiega Gasparini – ma, al contrario, la nostra capacità di fornire un servizio rapido, puntuale ed efficiente come quello del negozio di frutta sottocasa».

Del resto la clientela di riferimento di Idea è l’industria del mobile, o meglio quelle industrie mobiliere di media dimensione che hanno bisogno di un fornitore flessibile, non rigidamente impostato a minimi onerosi e capace di risolvere il problema del momento anche con tagli di pochi metri. Aziende che considerano ancora il tessuto una componente qualificante dell’elemento imbottito ma non sono in grado di garantire al produttore ingenti quantità di “metri” da tessere. Soddisfarle era il compito primario dei grossisti ma oggi –come sottolinea Gasparini – i vari anelli della filiera si sono mischiati, e in gran parte annullati. E allora bisogna essere dei camaleonti. Avere la bravura di offrire ciò che il mercato richiede, magari avendo la sensibilità di anticiparne le esigenze. Il concetto di fondo, dunque, è creare collezioni che compongano un’offerta essenziale e leggibile, allestita però con contenuti di personalità e qualità importanti. Per questo Idea opera con una rete di aziende italiane al fine di creare una struttura d’offerta articolata come una sorta di guardaroba mescolabile a disposizione del cliente. In sintesi una trentina di collezioni che possono essere integrate e fuse fra loro scegliendo il grado di coordinabilità e il protagonismo di questo o quell’elemento decorativo e stilistico. «La rete d’imprese fornitrici con la quale lavoriamo è un bene prezioso per noi – precisa Gasparini – non abbiamo mai fatto “shopping” in queste aziende, pensando di accentrare il lavoro, diventando un’azienda verticalizzata e quindi mutando la nostra anima. Sarebbe un passo fuori dal nostro sentiero che, per forza, creerebbe limiti alla nostra libertà creativa, quella che ci permette di spaziare dalle stampe agli uniti, dai jacquard ai velluti. Noi vogliamo mantenere il carattere flessibile e agile che abbiamo. Ciò che riteniamo essere una nostra caratteristica qualificante». Volendo essere sintetici e chiari, l’offerta di Idea oggi si articola in un gamma di uniti che rappresenta il 50% delle proposte (caratterizzati da diversi trattamenti e finissaggi sempre all’avanguardia), un ulteriore 30% di creazioni a lavorazione jacquard e il restante 20% composto da progetti più ricercati come jacquard imprimé, laminati, prodotti tessili ad alta matericità e lavorazioni tridimensionali.

Naturalità, tecnica e cucina creativa

Dal punto di vista dei filati, l’impresa trevigiana predilige la naturalità utilizzando molto cotone, puro lino e qualche seta. A tale predilezione si affianca un’intensa attività di sperimentazione nel fondere materie molto diverse fra loro, esaltando ciascuna di esse con lavorazioni particolari e composite. Una vera e propria “cucina” creativa per rendere un grado di originalità sempre molto elevato nella gamma delle proposte. Tutto ciò per Idea è indispensabile, ma non si tratta di un esercizio fine a se stesso, slegato dalla realtà di un mercato che esige anche importanti performance tecniche. Per questo l’attenzione sovente si concentra nel realizzare collezioni che si possano adeguare all’utilizzo anche in versione FR (flame retardant) grazie all’uso di filati e finissaggi specifici e Trevira CS, coprendo così anche l’ambito contract del progetto d’arredamento. L’attività di questa impresa tessile viene sviluppata da un organico contenuto e fortemente motivato: «Siamo in tredici, compresi noi due soci – spiega Gasparini – un team contenuto ma molto unito nel quale c’è una forte componente progettuale. Sono orgoglioso della nostra struttura, spesso capita che un nuovo cliente rimanga meravigliato del fatto che un team così piccolo possa realizzare una massa di lavoro talvolta davvero imponente, ma è una componente fondamentale della nostra attività. La valorizzazione della risorsa umana per Idea è la strategia più importante».

Obiettivo mondo

Oggi Idea costruisce il suo fatturato per la gran parte in Italia – l’esportazione vale circa il 20% del fatturato – ma l’obiettivo a breve termine è quello di raddoppiare la quota di export: «Siamo già presenti in Europa – prosegue Gasparini – ma l’intento è sviluppare a breve termine la presenza in nuovi mercati, cominciando dalla Francia e dagli Stati Uniti. Tutto ciò senza abbandonare il mercato interno, che rimane cruciale. Quel tipo di clientela a cui mi riferivo prima – il salottificio di dimensioni medie – vede in noi un punto di riferimento e un partner insostituibile, ma diventa fondamentale esplorare nuove realtà e tipologie di clientela se vogliamo crescere e svilupparci. Sempre esprimendo il top del Made in Italy, concetto alla base della nostra impresa. All’estero cerchiamo di incontrare e lavorare anche con editori tessili, in modo da affrontare progetti creativi personalizzati, al massimo livello e di grande respiro. Si tratta di un obiettivo strategico che vorremmo portare a buon punto, se non addirittura a termine, nel giro di 2/3 anni e i passi finora compiuti ci confortano».

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