“La nostra famiglia – dice Sergio Vidal, titolare, insieme alla sorella, dell’atelier Martina Vidal – produce merletti di Burano da quattro generazioni. Venticinque anni fa, io e mia sorella Martina abbiamo iniziato a venderli direttamente ai clienti finali, in un piccolo negozio di cinquanta metri quadrati, a pochi passi dall’approdo della motonave. Abbiamo poi ampliato la nostra attività, con una produzione altamente specializzata per le richieste di una clientela nazionale e internazionale particolarmente esigente. Ci siamo trasferiti in questo palazzotto di tre piani con un grande giardino, dove nella bella stagione presentiamo le varie collezioni”.

Come si caratterizza il merletto di Burano?
“Detto anche punto in aria, è eseguito interamente ad ago, seguendo un’orditura disegnata su carta, con sette principali punti di lavorazione e innumerevoli varianti. Ai tempi della Scuola di merletti di Burano, il lavoro passava dalle mani di sette diverse ricamatrici, ognuna specializzata in un punto diverso. Una lavorazione, come si può capire, che richiedeva e richiede tempi lunghi. Dopo la chiusura della Scuola nel 1970 e con l’inizio dello spopolamento dell’isola, non è stato facile conservare e tramandare questa tradizione.
Oggi le merlettaie veramente capaci sono poche e non più giovani: ognuna di loro deve essere autonoma nel creare l’orditura, la realizzazione e la finitura del merletto nelle diverse varianti di lavorazione. Da qualche anno, a seguito delle richieste da parte di clienti e di estimatori, abbiamo organizzato corsi di merletto nel nostro negozio.
Sappiamo bene però che la lavorazione di un tempo, quando i merletti diventavano tovaglie, lenzuola e grandi centri tavola, oggi non è più richiesta, per ovvi motivi economici. Ma la bellezza e la delicatezza del merletto sono comunque intramontabili, per questo collaboriamo con case di alta moda per realizzarli su disegni di nuova concezione”.

La vostra è una produzione solo di tipo classico o è influenzata anche dalla moda?
“Le influenze della moda ci sono ora come c’erano in passato: il nostro vantaggio sta nel fare riferimento a una storia secolare per riproporre le collezioni in chiave moderna e attuale. Abbiamo sviluppato sinergie con le più importanti tessiture italiane, in modo che il cliente possa scegliere i tessuti, le misure e i diversi dettagli, come ricami e merletti. Del resto i nostri prodotti sono il frutto della grande artigianalità e della creatività tipiche del made in Italy, con i concetti di qualità e di lusso che ritroviamo nel nostro stile di vita e di lavoro. Per quanto riguarda le collezioni di lingerie, utilizziamo seta e cachemire su cui inseriamo dei motivi di merletto ispirandoci, con sensibilità moderna, anche alla nostra collezione di famiglia. Ascoltiamo sempre le richieste dei clienti per farne scaturire collezioni nuove ed esclusive, espressioni totali della nostra creatività; in passato abbiamo anche collaborato con noti marchi di biancheria, ma attualmente tutte le collezioni Martina Vidal sono unicamente frutto del nostro design office, anche perché ritengo che la loro origine, la tracciabilità e la riconoscibilità siano essenziali. Qualche prodotto innovativo? Le collezioni di biancheria da letto in modal, una particolare lavorazione del cotone che lo rende morbido come la seta, consentendogli però di conservarne tutto il calore. Credo proprio che avranno un grande successo …”

Vi rivolgete solo ai privati?
“La produzione su misura è destinata prevalentemente ai privati tanto per le abitazioni quanto per le barche (fra cui quelle di nomi illustri del jetset e di case reali, nda). Ma ci rivolgiamo in parte anche al settore alberghiero: in Italia abbiamo recentemente creato una collezione personalizzata per Domus Dotti, un BB di lusso. Stiamo anche realizzando la biancheria per le top suite di alcuni hotel LHW (The Leading Hotels of the World). La creatività è il nostro punto di forza e la personalizzazione del prodotto è il marchio che ci contraddistingue”.

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