GIA 2012 – punto vendita Perrucco1929, Ternate

Questo punto vendita è candidato alla  selezione italiana
del Global Innovation Award 2012 -2013. Una giuria di esperti decreterà
i vincitori italiani che saranno premiati il 6 settembre durante il pimo Summit
Tavola-Cucina-Regalo a Fiera Milano – Rho  

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Il responsabile, Marco Perucco, lo descrive come uno spazio completamente aperto, per niente ingabbiato in schemi precisi: “è un luogo alternativo in cui cerchiamo di spingere il cliente a provare emozioni diverse via via che si sposta tra gli spazi interni – racconta – ci piace definire un concetto intimo che sia un giusto mix tra la casa hi-tech e gli ambienti più tradizionali“.
Perucco1929, situato di fronte alla stazione ferroviaria del paese, si estende su due piani con sette vetrine che cambiano aspetto a seconda delle stagioni e del gusto dei proprietari. Una zona è dedicata alla cucina e ai piccoli elettrodomestici, spazio in cui vengono organizzati anche i corsi culinari; un’altra area è pensata per accogliere gli oggetti per il bagno e i tessili, mentre al piano inferiore si possono trovare tutti i casalinghi più attuali.
La caratteristica speciale di Perucco1929 è legata al tema del riciclo e del recupero. L’arredamento e il layout sono ideati e composti con materiali differenti e riutilizzati, mobili e scomparti ammodernati, oggetti costruiti a mano: “Negli ultimi anni abbiamo iniziato a vivere il negozio in un’ottica diversa dalla solita impostazione classica costituita da generici mobili per liste nozze – spiega Marco Perucco – abbiamo costruito un grande letto attrezzato riutilizzando assi di legno e bancali e su di esso abbiamo appoggiato differenti oggetti e tessuti; su una parete ho appeso tanti piccoli armadietti di colori diversi che ho trasformato in contenitori di sensazioni. Mi piace girovagare tra mercatini e piccole esposizioni di antiquariato: spesso si trovano arredi interessanti. Recentemente ho acquistato un mobile anni 50 che, ridipinto e riadattato, ora funge da espositore di prodotti all’interno del punto vendita. Anche i grandi tavoli presenti sono tutti opera mia, recuperati e riqualificati personalmente“.
L’amore per le cose semplici viene trasmesso proprio attraverso queste passioni e accorgimenti: un’area del negozio, per esempio, è stata concepita come luogo contadino, legato alle sensazioni della campagna in cui il cliente può passare del tempo, anche se non necessariamente spinto a comprare. In vetrina è stato collocato uno scooter Vespa e ripreso l’allegoria del pic nic attraverso l’uso dello spago e di piatti con bambu riciclato. Un’altra grande tavolata è stata costruita con assi di legno e arredata con fiori fatti di carta velina colorata.
La parte più tecnica della cucina è disposta su mobili riciclati a forma di cubo, mentre l’isola centrale è utilizzata per i famosi corsi di cucina organizzati di frequente con l’ausilio di importanti chef.
Anche il packaging è curato in modo particolare, sempre seguendo il fil rouge del riciclo: “Per lo scorso Natale, per esempio – spiega Perucco – abbiamo composto tutti i nostri sacchetti e gli incarti utilizzando i giornali, l’anno precedente sono stati riutilizzati i sacchetti della farina. Si tratta, in pratica, di fare home packaging con prodotti che andiamo a recuperare anche grazie a partnership con fornitori e clienti: in un caso ho preso accordi con un’azienda per macinare il cartone degli imballaggi dei prodotti, in un altro abbiamo usato copertoni di auto riciclati. Non sempre queste collaborazioni sono frutto di business; sono per lo più cortesie o derivano da rapporti consolidati che vanno oltre il concetto lavorativo“.
L’illuminazione non è rigida, si sceglie di convogliare la luce su un prodotto o un angolo particolare a seconda delle collezioni in vendita e del modo di esporle. Sono state mantenute anche le lampade in alluminio che pendono dal soffitto, derivanti dai primi anni di apertura del negozio: “Essendo un ambiente che vuole essere “familiare”, abbiamo selezionato un tipo di illuminazione pratica e poco costosa – sottolinea Perucco – l’approccio poco formale è dimostrato anche da ciò che scelgo di vendere: quando seleziono un brand, compro solo quello che mi piace e in cui credo“.
Perucco1929, da quattro anni, organizza anche corsi di cucina grazie alla collaborazione di circa 15 cuochi. Secondo Perucco tale iniziativa è servita a rivitalizzare il negozio, ma anche a trasmettere ai partecipanti la passione per il cucinare. La logica degli eventi segue lo stile di alcune trasmissioni televisive: mentre i cuochi si danno da fare cucinando e insegnando le tecniche, Marco Perucco si adopera per commentare e tradurre in parole più semplici alcune pratiche non sempre immediate per le persone: “Cerco di spiegare i concetti piuttosto che la singola tecnica, perché è importante avvicinarsi alla cucina e comprendere, a qualsiasi livello, le procedure e la gestione delle ricette. Mi piace concentrarmi sulle consistenze, sulle sensazioni che possono suscitare” afferma.
Alcuni corsi proposti sono monotematici, dedicati per esempio alle paste fresche, al barbecue, al finger food, alle preparazioni giapponesi, ai risotti. Altri ancora sono più mirati e particolari come quello che forma i partecipanti sull’utilizzo del sottovuoto come tecnica di cottura anche a casa.

Testo di Chiara Scalco

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