Bis per Alessi al XXII Compasso d’Oro

Possono una pentola e un servizio da tavola rappresentare l’eccellenza del design italiano prodotto negli ultimi tre anni? Sì, se la pentola in questione costituisce un’innovazione nello stesso processo di cottura della pasta, mentre il servizio da tavola arriva a reinterpretare i gesti quotidiani del vivere, alla luce della più squisita tradizione pittorica nazionale.
È di novità di questa portata – sociali e culturali, prima ancora che estetiche – che Alessi si è fatta tramite presentando, rispettivamente nel 2008 e nel 2010, il prodotto Pasta Pot ideato da Patrick Jouin – che si è avvalso della collaborazione del celebre cuoco Alain Ducasse – e la collezione Tonale, che porta la firma di nientemeno che dell’architetto inglese David Chipperfield.
Prodotti entrambi premiati con il Compasso d’Oro ADI, lo scorso martedì 12 luglio, nel corso della cerimonia ufficiale che si è tenuta a La Pelanda del MACRO Testaccio di Roma. La giuria internazionale ha infatti riconosciuto pienamente il successo delle creazioni di Alessi nel raggiungere i propri obiettivi funzionali ed estetici: se Pasta Pot ha dimostrato “attenzione all’intero processo senza legarsi ai singoli elementi”, Tonale è dotata di “un’eleganza armonica caratterizzata da riferimenti pittorici”.

Nello specifico, la pentola Pasta Pot è nata sulla scorta di un antico metodo di cottura della pasta, un tempo utilizzato dai raccoglitori di olive, che Alain Ducasse ha riscoperto e voluto riproporre: con Pasta Pot, le operazioni di cottura e condimento si svolgono nello stesso contenitore, così la pasta non viene privata dei suoi amidi e anzi assorbe totalmente anche gli ingredienti del sugo.
Anche Tonale riprende una tradizione vernacolare – quella delle ceramiche giapponesi, cinesi e coreane – con un approccio tutto personale al tema del colore, declinato dalla pittura di Giorgio Morandi, che permette di declinare la purezza formale in tonalità appunto inedite. Il carattere cross-culture del progetto e il ricorso a materiali diversi (dal vetro al legno) amplificano l’espressività formale della collezione, che così è capace di interpretare momenti e occasioni differenti del vivere quotidiano.


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