È possibile oggi parlare di un approccio italiano al design?
In Italia c’è sempre stata una creatività molto speciale quando si parla di design, che ha radici nel passato e nelle grandi tradizioni manifatturiere. Tradizioni che sono caratterizzate da un istinto innato alla modernità. Forse questo caratterizza il design italiano: la capacità di raccontare in modo contemporaneo storie e mondi diversi.
Quali le keyword che caratterizzano lo stile italiano?
Lo stile italiano si basa su un savoir-faire che rende speciale e preziosa anche la più semplice creazione. L’Italia ha una incredibile tradizione manifatturiera riconosciuta e amata in tutto il mondo. In tutto il Paese ci sono aziende storiche di produzione di ceramica, tessile, mobili, vetri e così via, che tramandano di generazione in generazione il meraviglioso concetto di “bello e fatto ad arte”, forse le parole chiave dello stile italiano. Grandi valori che abbiamo il dovere di trasmettere al futuro.
Quali le emozioni e i contenuti che vuole raccontare nell’installazione per Ambiente?
Quando Nicolette Nauman mi ha chiamato per progettare la spazio dedicato all’Italia che sarà il paese partner di Ambiente, ho accettato con grande entusiasmo. Mi piaceva l’idea di immaginare una mise en scène sulla creatività italiana. L’anima dell’Italia che mi piacerebbe trasmettere è quella delle capacità manifatturiere, artigiane e industriali, che arrivano a noi attraverso le produzioni delle aziende. E l’atteggiamento italiano molto speciale alla convivialità. Incontrarsi in modo semplice e accogliente intorno a un lungo tavolo condividendo con allegria del buon cibo. Ed è così che su un lungo tavolo abbiamo raccolto, ceramiche, vetri, oggetti per la cucina, utensili… delle migliori aziende. Tutto rigorosamente verde, bianco e rosso. Una sorta di tributo un po’ pop allo spirito mediterraneo e alla “Dolce vita”.