Meissen e Moser. La storia, un valore che guarda al futuro

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Meissen

Come due brand storici dell’alto di gamma quali Meissen e Moser sanno dialogare con la contemporaneità proprio partendo dalle proprie radici?

Lo chiediamo a Stefania Baldini, agente esclusivo per l’Italia della Manifattura di Porcellane di Meissen e della vetreria Moser. 

Iniziamo proprio analizzando i trend di consumo nell’alto di gamma. Diciamo che i consumi e il settore del lusso non sembrano aver sofferto troppo per la pandemia ed il conflitto  russo-u-craino, anzi alcuni ambiti, crescono in maniera esponenziale, come, ad esempio, il comparto della moda e del food&- beverage. Un dato che porta molti marchi ad essere fiduciosi anche per tutto il 2023 sulla possibilità di salvaguardare le marginalità dall’inflazione, questo a dimostrazione del fatto che i clienti sono disposti a pagare di più per prodotti più richiesti. Il lusso agisce come un valore sicuro o un rifugio in tempi di incertezza economica. Come osserva l’Ufficio Studi Confcommercio il quarto trimestre 2022 ha fatto registrare un incremento delle vendite rispetto al medesimo periodo del 2021. Si tratta di un risultato complessivamente positivo che conferma l’importanza della parte finale dell’anno (legata al tema regalo). La Manifattura di Porcellane di Meissen e la vetreria Moser, aziende con una storia ultra centenaria, declinano proprio un concetto di alto di gamma di valore che trova la sua essenza nella storia e nella cultura.

MeissenQuali i valori riconosciuti e riconoscibili che identificano i due brand? Meissen, la prima Manifattura di porcellane e marchio registrato in Europa nata nel 1710, attinge dall’archivio e crea nuovi design con la migliore maestria artigianale. Ogni creazione Meissen di oggi diventa un’interpretazione moderna dell’arte e della storia culturale europea. L’opulenza moderna conquista gli interni nello “zeitgeist”. Le belle cose per la tavola, i capolavori, le statuine, i gioielli e le porcellane home decor sono apprezzate in tutto il mondo. Meissen può attingere al più grande e antico archivio al mondo di stampi in gesso e modelli. Inoltre, nel laboratorio del colore della Manifattura vengono costantemente sviluppati nuove tonalità. Attualmente sono gelosamente custodite circa 10.000 ricette colore, con l’aiuto delle quali è possibile preparare ogni sfumatura, in maniera fedele all’originale. In connessione con un artigianato unico che è stato conservato fino ad oggi, nella Manifattura vengono create sculture anche di grandi dimensioni e opere d’arte uniche di particolare valore, che soddisfano i più elevati standard di esclusività e individualità. La Manifattura Meissen è sinonimo di porcellana di altissima qualità, eccezionale competenza nel design e maestria artigianale unica. Il logo delle spade blu incrociate rappresenta queste qualità in tutto il mondo. «Meissen è sinonimo di know-how specializzato e così sarà anche in futuro», come sottolinea il Ceo, Tillmann Blaschke. La capacità di trarre costantemente qualcosa di nuovo dalla propria ricca storia rende Meissen affascinante e desiderabile allo stesso tempo, lo stesso vale per Moser: gli stessi ideali e l’alto standard qualitativo, uniscono da sempre questi marchi, che collaborano nella creazione della collezioni. Nello stesso tempo oggi i brand voglio portare la cultura del bello e ben fatto ad un target più ampio di consumatori. Per questo Meissen, ha affiancato ai propri prodotti iconici ed ai servizi dipinti a mano, servizi bianchi, fruibili quotidianamente, adatti alla lavastoviglie e al microonde. Nella stessa direzione, Moser ha introdotto collezioni degustazione e ampliato l’offerta dell’oggettistica con colori e design dal gusto contemporaneo. MeissenCome è possibile oggi valorizzare il Dna di brand storici? In ogni creazione della Manifattura si ritrova la storia che ha plasmato la porcellana Meissen dal barocco fino ai giorni nostri, questo è ciò che Meissen rappresenta: rimanere fedeli alle radici guardanando però al futuro. Questo è stile. Meissen e Moser sono aperti al design moderno, all’arte e alla cultura. La cultura attuale, lo stile di vita e le tendenze del lusso fungono da ispirazione e si combinano con il ricco patrimonio centenario di storia delle manifatture. Nel corso della sua storia, Meissen ha lavorato con diversi designer delle rispettive epoche. Uno su tutti, Johann Joachim Kaendler, artista del primo periodo, lavorò in Manifattura dal 1731 al 1775, creando alcuni tra i servizi più famosi ancora prodotti, oltre a diverse serie di statuine (commedia dell’arte, orchestra delle scimmie, servizio cigni…). Parimenti Mosere segue le orme del fondatore, Ludwig Moser, nel perfezionare l’arte vetraria. L’ obiettivo è trarre ispirazione e know-how dalla ricca storia di 166 anni, ma riflettere anche le tendenze del design contemporaneo. Questo difficile compito è affidato oggi al nuovo direttore artistico, Jan Plechác, il suo ruolo è quello di selezionare il meglio delle tradizioni di Moser e ampliare l‘assortimento con creazioni moderne in collaborazione con artisti cechi e stranieri.

MeissenCome far dialogare questi brand con i nuovi consumatori? Gusti ed esigenze della Gen Z stanno ridefinendo le modalità di produzione e consumo dei beni di lusso, da un punto di vista tanto estetico quanto strategico. In particolare i driver più attuali risultano essere la spinta verso la sostenibilità, il rinnovato amore per l’artigianato, l’attenzione alle materie prime e alla loro provenienza, la ricerca del duraturo in opposizione al fast fashion. La responsabilità sociale di preservare un ricco patrimonio culturale e portarlo con successo nel futuro è ben chiara. Proprio per avvicinare i nuovi consumatori, Meissen ha evidenziato il suo DNA sostenibile. La sostenibilità è insita in tutta la filiera della Manifattura: a cominciare dal caolino per il bianco brillante estratto dalla piccola miniera di Seilitz, non lontana e di proprietà della Manifattura. Gli elevati standard ambientali e sociali tedeschi vengono rispettati durante l’intero processo di produzione. La porcellana Meissen è prodotta responsabilmente al 100% in Germania. Questi temi sensibili sono un valore aggiunto alla qualità dei prodotti. La sostenibilità, il rispetto dell’ambiente, la necessità di coniugare i bisogni materiali con quelli etici, sono temi da non sottovalutare quando si ha un’ampia platea con la quale rapportarsi. Ad esempio, gli stampi in legno utilizzati a Moser, hanno una durata limitata nel tempo e la vetreria pianta regolarmente nuovi alberi che forniranno legno per gli stampi futuri. Nel 2019 sono stati piantati 100 nuovi alberi di pero. Ulteriore esempio di modalità per dialogare con nuovi target è la collaborazione attivata da Meissen con Lindt per una serie esclusiva di cioccolatini dall’incarto floreale, proposti insieme ad una mug o ad un vassoio. Fra l’altro entrambe le manifatture organizzano tour guidati per bambini.

Quali i percorsi che Meissen e Moser stanno intraprendendo? Bisogna raccontare il prodotto e la produzione al consumatore finale, che è sempre più interessato a capire i processi che portano al prodotto finito. Bisogna affascinare il cliente, con nozioni curiose… Inoltre, le collaborazioni con designer nazionali e internazionali portano nuovi impulsi contemporanei ad una proposta che non rinuncia all’handmade. Tra gli artisti internazionali che collaborano con Meissen, possiamo citare Chris Antemann, che ha sviluppato una collezione di statuine ispirate a modelli dell’800 rivisitato in chiave moderna.

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