I percorsi del design – Sambonet Paderno Industrie

Quale significato ha oggi e come si concretizza per le imprese italiane il “fare design” in risposta alla richiesta di innovazioni da parte dei mercati?

SAMBONET PADERNO INDUSTRIE – Un approccio serio e flessibilie

Intervista a Franco Coppo, Amministratore Unico

Franco Coppo, Amministratore unico Gruppo Sambonet - Paderno Industrie
Franco Coppo, Amministratore unico
Gruppo Sambonet – Paderno Industrie

“Nell’ambito del Gruppo Sambonet Paderno Industrie il fare design acquisisce significati differenti.

Per Rosenthal la progettualità (che arriva a toccare la sfera dell’arte) è da sempre nel dna stesso del brand che, fin dalla sua nascita, ha avuto come mission portare l’arte, il bello nelle case. Rosenthal significa design e designer: dall’intuito di Philippe Rosenthal già nei primi anni ‘50 sono state avviate collaborazioni di altissimo livello che hanno dato vita a opere uniche. Una componente che, ovviamente, abbiamo mantenuto con l’acquisizione dell’azienda, valorizzandola, ma cercando di sincronizzarla maggiormente con il mercato.

vaso
Squall di Rosenthal, un esempio di come tecnologie d’avanguardia interpretano un design emozionale

Differente il concetto di design per Sambonet: il punto di forza del brand è storicamente nello studio di design interno. Lo ha insegnato lo stesso Roberto Sambonet che, all’interno della propria azienda, ha dato vita a progetti di grande successo. Articoli che partono da una conoscenza profonda del prodotto, della filosofia di marca, ma anche delle tecnologie produttive. Dal 1997 abbiamo creato un vero e proprio Centro Stile Sambonet interno (fondato e diretto da Paola Longoni) costituito da giovani designer e dotato di supporti tecnologici avanzati, una vera propria fucina di idee e sperimentazioni. Utilizziamo strumentazioni avanzate per la prototipazione rapida, stampanti 3D, macchine per la scansione ottica, che ci consentono di sviluppare progetti innovativi, di essere sempre in grado di interpretare le tendenze più attuali in tempo reale”.

Quali sono i valori che contraddistinguono l’approccio italiano al produrre e in cui vi riconoscete?

“Sicuramente il made in Italy è un valore riconosciuto in particolare nei mercati esteri anche perché gode della awareness di ambiti quali la moda e il food, oltre che di alcuni brand icona. Un valore che è implementato da un saper fare legato a territori con tradizioni uniche che esprimono prodotti realmente meravigliosi. E in cui ci riconosciamo pienamente. C’ è poi un’altra “qualità” del made in Italy che il nostro gruppo si sente di interpretare: la serietà. Serietà che significa un’attenzione a 360 gradi verso il prodotto, il servizio, l’innovazione.

tavola
Le moderne tecnologie
produttive consentono a
Sambonet di realizzare
finiture particolari anche
nella posateria, come per
la collezione Vintage

I nostri investimenti continui sono infatti rivolti a realizzare linee sempre più avanzate che ci consentano, fra l’altro, di produrre con la massima flessibilità. Questo è un asset fondamentale per questo settore, per rispondere alle esigenze di un cliente che oggi richiede tempi di consegna quasi immediati.

Ma innovazione, per noi vuol dire anche dare vita a concetti, ovvero offrire stimoli ai retailer per interpretare il mercato attuale. Ne è stato un esempio lo stand con cui ci siamo presentati ad Homi, lo scorso anno. Abbiamo contestualizzato le nostre proposte in allestimenti che potessero suggerire spunti espositivi ai negozianti, che spiegassero come far vivere il prodotto, come creare emozioni. Il nostro obiettivo, infatti, non è offrire un prodotto che costi un po’ meno degli altri, ma proporre idee, concetti, in linea con i più attuali trend. La comunicazione dei nostri prodotti nasce in azienda ma vive e si articola all’interno dello spazio di vendita”.

Come spiega la disaffezione del consumatore verso questo settore?

“Ci troviamo di fronte a un atteggiamento culturale: il fascino dell’oggetto si è perso a favore di uno spostamento di attenzione verso altri settori giudicati più d’appeal. Ma esiste anche una parte di consumatori attenta al valore aggiunto, all’emozionalità e alla bellezza degli oggetti per la casa. È compito dell’azienda stimolare l’attenzione con nuove idee. Credo che qualsiasi battaglia giocata sul prezzo sia persa in partenza: la strada da percorrere è quella legata ai valori del brand, del prodotto e nella capacità dell’azienda di intercettare, comprendere e interpretare i trend emergenti e declinarli in progetti in grado di attrarre il consumatore. In questo momento, ad esempio, stiamo lavorando su temi di grande attualità quali la cucina salutista e lo stile vintage.

Un percorso che ci sta premiando come confermano anche i numeri: il gruppo infatti ha chiuso il 2015 con segno positivo”.

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