POP POT dissemina di colore il Fuorisalone con le anfore ultrapop realizzate con la stampa 3D.

Tinte accese, forme antiche e tecnologia contemporanea: i vasi di POP POT sono una novità della prossima design week, in esposizione in quattro diversi contesti per mostrare tutta la loro versatilità


Dalle anfore di epoca romana alla stampa in 3D: in mezzo secoli di storia, di evoluzioni del gusto e nuove tecnologie oggi sintetizzate dalla collezione di vasi POP POT che si distinguono per la loro riconoscibilità e inventiva, dove colore, forme e personalizzazione sono i loro tratti distintivi.
Questione di genius loci: gli ideatori della linea di anfore contemporanee sono gli architetti romani Arabella Rocca e Giacomo Sanna che hanno tradotto una quotidianità disseminata di vestigia archeologiche in un oggetto di design reinterpretando un archetipo formale in chiave eccentrica e pop.
L’idea è nata nel 2020, durante il lockdown, quasi per esorcizzare la sospensione del periodo con una nuova progettualità in accordo con la riscoperta dell’ambiente domestico e del verde.
Sono passati 5 anni e quell’idea briosa e colorata è diventata oggi una start up con due sedi, tra Roma e Foligno, presenza nelle fiere di settore più prestigiose come Maison Object ed Edit Napoli e rivenditori su scala internazionale tra Europa, America ed Asia.


Un prodotto di design, ma anche un simbolo culturale spesso esposto nei bookshop museali, a dimostrazione della versatilità della collezione che si declina in una palette dalle tinte bold e diversi formati e misure.
A tradizione e tecnologia, si aggiunge la responsabilità ecologica. Grazie alla stampa in 3D, la collezione POP POT è composta di pezzi unici su misura, realizzati con materiali ecologici come amido di mais e plastica riciclata, riducendo al minimo l’impatto ambientale e sostenendo una produzione più verde e responsabile.


La sperimentazione nel campo materiali è continua come nel caso dell’iconico vaso Nettuno realizzato con un Pla derivato da reti da pesca dismesse, mentre già si sta testando un Pla ricavato dagli scarti e dai fondi del caffè.
POP POT è molto più di un semplice marchio. È un movimento, un invito a riconoscere che bellezza e sostenibilità non sono solo ideali ma imperativi. E mentre l’artigianato si fonde con gli ultimi progressi tecnologici si è già partiti per un viaggio in cui gli echi del passato incontrano le innovazioni di domani.


Quest’anno POP POT parteciperà alla design week in quattro diversi eventi:
Casa Ornella – 5Vie: 20 pezzi dai più grandi ai più piccoli sono parte del progetto di interior, Porno Chic, curato dalla designer Maria Vittoria Paggini
Egoitaliano: i vasi Xl e Giant sono presenti nello stand del brand in Fiera.
EH! – Isola Design District: Pop Pot espone in un corner dedicato ai materiali innovativi
Gervasoni: Numa Pompilio in edizione maxi, una sorta di totem che evoca l’anima di Memphis quarant’anni dopo, è visibile nel flagship store di Gervasoni.

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