Si è chiusa con un +3% nel numero dei visitatori (arrivati a 62.800) l’edizione di settembre di Homi, il Salone degli Stili di Vita, andata in scena in Fiera Milano dal 16 al 19 settembre. Consistente la provenienza dai Paesi esteri, pari al 17% del totale, soprattutto da Giappone, Francia, Spagna, Cina, Russia e Svizzera.
La manifestazione si conferma un laboratorio di tendenze nell’ambito degli oggetti e degli accessori del nostro quotidiano, presentate in un format evoluto capace di mutare edizione dopo edizione. Una dinamicità che è immagine di un mercato in continuo cambiamento, attento alla tradizione del Made in Italy e teso a un rinnovamento orientato al prodotto di nicchia, dalla forte personalità.
«Un bilancio sicuramente positivo per qualità e numero di visitatori – afferma Corrado Peraboni, amministratore delegato di Fiera Milano -; e buyer esteri provenienti da 114 Paesi ed anche per quanto riguarda gli espositori 1.460 aziende di cui il 25% straniere. Ma non solo: la manifestazione si fregia di fare da ponte tra i designer e le Pmi. Tanto è vero che già in questa edizione molti creativi hanno trovato opportunità concrete di sviluppare i propri progetti».
Chiuso l’evento dedicato agli operatori, Homi prosegue la propria attività attraverso un’iniziativa con un fine benefico, portando al centro di Milano il suo Temporary Shop aperto al pubblico dal 21 al 27 settembre nello spazio Presso di via Paolo Sarpi 60. Patrocinata da Homi insieme alla Comunità San Patrignano, l’iniziativa darà l’opportunità a tutti di acquistare alcuni prodotti selezionati dalla manifestazione a prezzi speciali (oggetti per la tavola, la cucina e l’arredo, tessile, profumazioni, articoli da regalo) destinando l’intero ricavato delle vendite alla comunità.