Rubelli, storica azienda veneziana che crea, produce e commercializza prodotti di arredamento, in particolare tessuti, sia per uso residenziale che contract, affida a Matteo Nunziati la direzione creativa di Rubelli Casa, la divisione dedicata agli arredi lanciata 5 anni fa dal Gruppo.
Oltre alla progettazione di numerosi pezzi, che saranno presentati ufficialmente al pubblico in occasione del prossimo Salone del Mobile.Milano 2020, l’architetto si occuperà della cura di tutta l’immagine coordinata del brand: allestimenti, showroom e punti vendita, strumenti di comunicazione. Il tutto verrà presentato contemporaneamente a Rho Fiera, con uno stand doppio rispetto ai precedenti, Rubelli Casa al Pad3, e al Fuori Salone, nel flagship Rubelli di via Fatebenefratelli, 9 a Milano.
Nicolò Favaretto Rubelli, Amministratore Delegato, commenta: “Matteo Nunziati ci è subito apparso come un vero ‘esperto del mestiere’. Partendo da un segno a matita su un foglio bianco, ha saputo progettare una Rubelli Casa del tutto coerente alla qualità, alla cura dei dettagli, al carattere forte della collezione tessile Rubelli: le due divisioni si rafforzano a vicenda. Di lui ci ha conquistato l’approccio concreto, l’attenzione ai dettagli ed al confort, la sua capacità di creare prodotti che non siano solo opere d’arte ma mobili che si possano facilmente inserire in un arredo“.
Sono pronti per essere lanciati durante la kermesse del design milanese 2020, una serie di arredi coordinati, caratterizzati attenzione al dettaglio e sapienza costruttiva nell’uso dei materiali pregiati (dal noce al marmo, dal tessuto al cuoio), che comprendono: 2 linee di imbottiti, complete di divani e poltrone, 1 poltroncina, con una soluzione inedita nell’utilizzo di materiali, 1 serie di coffee e side-table, 1 libreria e 1 linea di madie ed una piccola famiglia di lampade (comparto nuovo per Rubelli Casa).
Come già per le precedenti, obiettivo di questa nuova collezione, fortemente contemporanea ma allo stesso tempo equilibrata, coerente e lineare, è il mercato residenziale, anche se tutti i prodotti sono immaginati per adattarsi facilmente alle esigenze del mondo contract.
In equilibrio tra antico e moderno, tra innovazione e tradizione, tra rivoluzione e conservazione, questi mobili si spirano all’arredo delle dimore alto borghesi milanesi degli anni ’30 e sono un omaggio gli autori del “Novecento” come Gio Ponti e Guglielmo Ulrich, insieme a quelli della rivoluzione razionalista del Bauhaus, Walter Gropius e Mies van der Rohe.
“Ho immaginato un paesaggio di oggetti domestici ricercati – afferma Matteo Nunziati – , che dialogano tra loro grazie alla compostezza delle forme e ad un’esecuzione di alta qualità artigianale. Non mi sono concentrato sull’idea di disegnare pezzi iconici, protagonisti, ma al contrario ho puntato alla collezione di un ambiente complessivo, dallo stile omogeneo, in cui ogni elemento è parte di un dialogo”.
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