Pane e biancheria

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Un’azienda medio/piccola, di raffinato livello, e due giovani manager che rappresentano la seconda generazione imprenditoriale di famiglia. Un’assoluta specializzazione nella biancheria di tradizione e classicità ma la capacità di operare sul piano internazionale come la maggior parte delle imprese italiane del comparto solo sognano. Ecco, in poche parole, la storia di Jacopo e Costanza Cotti e della Cottimaryanne, azienda di famiglia fondata dai genitori Valerio e Mariella, che esporta il 95% delle sue eleganti collezioni di biancheria per la casa in ogni parte del mondo. Un equilibrio perfetto fra tradizione e modernità, tra industria e artigianato, che affascina clienti di ogni dove.

Nella continua, e qualche volta estenuante, ricerca di novità nel settore della biancheria per la casa, finiamo spesso per identificare la componente tessile dell’arredo come un qualcosa sempre più vicino alla moda, alla rutilante mutazione degli stili e delle tendenze. Più per speranza che per realtà associamo il tessile per la casa all’abbigliamento, assegnando a esso gli stessi schemi e le stesse dinamiche evolutive del “cugino maggiore”.

Nessuno nega che l’unica strada per rivitalizzare i consumi del comparto passi per una maggiore identificazione della casa con la persona; per una gioia condivisa nel cambiare abito all’ambiente come lo cambiamo a noi stessi, ma questo però non deve far dimenticare che il mondo dell’arredo è più complesso e articolato, in parte più conservatore e tradizionalista (nell’accezione più positiva dei termini), e quella fascia di consumo che ama la biancheria per la casa d’ispirazione classica e tradizionale è ancora molto forte. Soprattutto all’estero, dove l’associazione tra biancheria di qualità/made in Italy/classicità d’arredo è più immediata e naturale. Se per la moda i nostri grandi sarti e creativi sono il motore del successo internazionale con il loro avanguardismo, a volte anche estremo, nella sfera dell’arredo tessile valgono altre regole. Dunque non c’è da meravigliarsi se proprio sul piano del successo fuori dai confini vediamo competere le migliori aziende italiane ispirate alla tradizione della biancheria per la casa, mentre nel mercato interno tale diffusione segna il passo. Costanza e Jacopo Cotti, oggi alla guida dell’azienda di famiglia Cottimaryanne, sono una perfetta rappresentazione di giovani imprenditori del settore che agiscono nell’ambito della tradizione tessile, ma si muovono in una logica di mercato globale. Giovani, gentili, preparati, cresciuti – come seconda generazione della famiglia tessile fiorentina – a “pane e biancheria” e capaci, in modo assolutamente naturale, d’interpretare un ruolo a cavallo tra artigianalità e intraprendenza, tra passato e futuro, fra tradizione e modernità. L’azienda la fondarono i genitori nel 1974, Mariella e Valerio Cotti, pescando in caratteri professionali e familiari di esperienza tessile, ma oggi sono i figli (classe 1973 per Costanza e 1971 per Jacopo) a girare il mondo per allacciare rapporti commerciali nei paesi più disparati, promuovendo la biancheria per la casa italiana di qualità. Tutti e due sono entrati in azienda subito dopo gli studi (laurea in giurisprudenza per Costanza ed Economia e Commercio per Jacopo): per quest’ultimo in modo automatico, mentre per Costanza ci fu una pausa di un anno in cui fece esperienza nel suo campo di studio. In ogni caso nel 2000 erano tutti e due arruolati nell’azienda di famiglia e, fin da subito, affrontavano i radicali cambiamenti che il mercato imponeva a questa azienda. Impresa che può essere perfettamente identificata nella categoria delle PMI italiane: piccole e medie aziende che rappresentano il vero nerbo della filiera industriale del nostro Paese.

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