Pensateci, la tavola è l’elemento più multiforme e mutabile della casa. Può essere il luogo d’incontro quotidiano per la famiglia oppure lo spazio per una celebrazione o ancora il centro di una serata raffinata ed elegante. E tutto ciò semplicemente cambiando il suo “vestito” e i suoi accessori. La tovaglia è quindi un elemento tessile fondamentale spesso sottovalutato e non considerato nel suo ruolo cruciale per l’arredamento. A essa dedichiamo questa piccola sintesi d’informazioni, curiosità e consigli.
Ampi e spaziosi soggiorni, aree di living con immensi divani che compongono multiple figure geometriche, feste con svariate decine di persone declinate su più piani di case vetrina illuminate da vetrate chilometriche. A guardare la pubblicità e le fiction sembra che l’attualità della convivialità in casa sia una sequenza di feste mondane da far impallidire la Dolce Vita di felliniana memoria. Fiction, appunto. La verità è che l’autentico luogo di incontro e convivio per la stragrande maggioranza degli italiani è ancora la vecchia e cara tavola, attorno alla quale ci si riunisce per le feste comandate, le celebrazioni familiari o anche solo per una serata di chiacchiere tra amici. Dedichiamo quindi a lei questa nostra piccola guida al consumo, dove cercheremo di dare un sommario d’informazioni utili all’acquisto e al trattamento della tovaglia giusta per ogni tipo di appuntamento.
La tavola “importante” e quella “quotidiana”
Nelle nostre case cittadine, ormai, la tradizionale sala da pranzo si trova si e no nel due per cento dei casi. Un locale destinato solo a tal scopo è una sorta d’investimento costosissimo e quindi è un lusso che poche famiglie si possono permettere e sovente solo nelle case di campagna è un ambiente ancora diffuso. Lo spazio più diffuso e comune è oggi la cucina abitabile che, naturalmente, contiene il tavolo. Eccolo, quindi, il vero “centro di gravità permanente” del quotidiano familiare. Il tavolo può trasformarsi, di volta in volta, da spazio di vita quotidiana ad ambiente d’incontro importante, per ricorrenze o, addirittura, eventi professionali. Dunque il “vestito” della tavola diventa il primo e fondamentale elemento per definire “la classe” del momento conviviale. L’utilizzo del servizio da tavola – inteso come complemento tessile – si divide in pratica tra il tovagliato per tutti i giorni e quello per le occasioni importanti. Di norma, quest’ultimo, impone una spesa più rilevante. Iniziamo subito a dire che l’offerta di tovaglie o elementi per la tavola succedanei a esse è enorme in quanto a misure e dimensioni, senza contare il sempre più diffuso servizio “su misura”. Ciò avviene perché, a parte nei grandi magazzini d’arredamento, in genere non esistono veri e propri standard di misure della tavola. Se set all’americana, tovagliette varie, “runner”, sono elementi adattabili a svariate dimensioni, per la tovaglia il discorso si fa più complesso. La prima cosa da fare è armarsi di un buon metro lineare e misurare il proprio mobile. Stabilite le dimensioni del piano-tavolo consideriamo che il modo corretto di vestire la tavola secondo le indicazioni informali – per la tavola “importante” vedremo più avanti – dicono che la caduta del tessuto oltre il perimetro del piano dovrebbe essere di circa 30/35 centimetri (tenendo conto anche dell’eventuale restringimento del tessuto al primo lavaggio) per lato e i tovaglioli, che in genere sono quadrati, dovrebbero essere sempre ampi, quindi almeno 45 centimetri di lato. Diciamo che, in sintesi, una tovaglia per uso quotidiano può essere acquistata senza problemi già confezionata mentre quella per serate impegnative o formali sarebbe meglio farla confezionare su misura, anche perché, di solito, è proprio sui tessuti più pregiati che si concentra questo genere di servizio, offerto dai negozianti specializzati ma anche dalle stesse case produttrici. Grazie a internet è molto facile consultare il catalogo di un produttore e, una volta individuato il capo che si preferisce, scoprire se è disponibile anche nella versione “su misura”. Ormai quasi tutte le aziende che producono offrono tale servizio dunque non è per nulla obbligatorio limitare la propria scelta ai tessuti che offrono i negozianti stessi.
La tavola può essere vestita come si vuole, ma non c’è limite alla ricchezza con la quale la si può allestire. Diciamo che una composizione raffinata parte da due elementi, tovaglia e sopra tovaglia – tovaglia molto lunga con caduta plissettata e sopra tovaglia decisamente più corta e di forma preferibilmente quadrata, in caso di tavolo rotondo – ma si può anche arrivare a usare tre o quattro complementi tessili se si vuole realizzare una composizione di sicuro impatto.