Scenografie attraenti di ospitalità contemporanea

La tavola ricercata ritorna protagonista: dalle tovaglie ai piatti, dai calici ai bicchieri e comprendendo gli altri accessori dedicati, oggi si percepisce una grande cura di dettagli e accostamenti, così da ottenere un’estetica visual capace di esaltare alimenti e bevande e, soprattutto, il piacere della convivialità. Per momenti memorabili da fotografare e condividere sui social

Raffinata ma, al contempo, originale e ricca di personalità. Negli ultimi tempi l’immagine della tavola sta riconquistando il centro dell’attenzione, che si tratti di un’occasione speciale o di un semplice pranzo con parenti o amici. Un trend fortemente emergente riguarda la riscoperta della mise en place elegante, in grado di incantare, di certo un po’ meno classica dell’apparecchiatura della nonna ma impeccabile in tutti i particolari e combinazioni, oltre che coerente con lo stile dell’home decor dello specifico contesto abitativo. Per il consumatore 5.0, insomma, la preparazione della tavola è tornata a rappresentare un’arte che richiede dedizione e precisione, ma anche un’espressione di cortesia e rispetto per gli ospiti.
Senza dubbio i social media e la food photography hanno potenziato il focus sulla presentazione estetica del desco. Piattaforme come Instagram, Facebook o Pinterest sono diventate le vetrine elettive dove condividere immagini di allestimenti accurati e creativi, che ispirano gli utenti e li stimolano a replicarli nelle loro case. Tale tendenza rappresenta tessili, stoviglie ed accessori da tavola come imprescindibili elementi funzionali e, in parallelo, entità decorative, dunque capaci di qualificare l’intera esperienza culinaria e conviviale.
Dal punto di vista dell’industria, l’importanza dell’immagine sta sostenendo una rinnovata creatività: il concetto è che tutti gli oggetti della mise en place divengono i primattori di un “set” scenografico chic, originale, identitario. In questa fase, molte collezioni nascono considerando preventivamente la resa visiva, la vocazione alla composizione cromatica, la capacità di dialogo con la fotografia contemporanea. In buona sostanza, l’avvincente sfida consiste nel saper combinare un heritage tipicamente italiano con un’estetica social-oriented, pur senza rinunciare all’originalità.

La tovaglia interpreta lo stile desiderato

Tovaglia Mudra di Tessitura Toscana Telerie

L’apparecchiatura comincia con tovaglia e tovaglioli, settore in cui si possono cogliere molti degli attuali orientamenti prevalenti: la tavola preparata non più secondo un rigido schema, ma un “foglio bianco” su cui l’ospite può esprimere, con grazia ed eleganza, la propria personalità. Riscuotono consensi le soluzioni più differenziate, dal tradizionale al modernissimo, dalle tinte unite ai prodotti decorati, dalle fibre pregiate ai materiali comuni.
“La formalità può essere declinata in tanti modi diversi, dal minimale all’iperdecorativo. Per Tessitura Toscana Telerie, da sempre la proposta dei complementi tessili d’arredo – ossia tovaglie, tovaglioli, runner, ecc. – risulta intimamente connessa con la creazione di una scenografia che faccia da sfondo alla vita che si svolge quotidianamente in casa”, dichiara Guido Bertelli, Amministratore Delegato dell’azienda. “Oggi affermiamo tale concetto in modo esplicito grazie al nuovo payoff “Home Scenographies” inserito nel nostro logo e rafforzato dal messaggio del video istituzionale: “Ogni giorno una storia, ogni casa una scena. Crea la tua scenografia”. Le nostre tovaglie stampate, dunque, diventano protagoniste di un vero e proprio gioco di specchi, in cui tutti i disegni raccontano e riflettono le personalità e i gusti di coloro che scelgono di abbellire la tavola rendendola conforme al proprio stile”.
Accanto ai contenuti qualitativi, la ricchezza creativa delle collezioni stampate costituisce uno dei tratti distintivi dell’azienda: l’ampia gamma offerta spazia tra mood differenti e, quindi, è in grado di adattarsi tanto a contesti quotidiani quanto a tavole più formali. “La tinta unita delle tovaglie in lino della nostra collezione Tiziano è la via più immediata per una scenografia formale, che si basa soprattutto sugli accessori per la mise en place, mentre i nostri tessili da tavola stampati esprimono un percorso più estroso”, continua Bertelli. “La caratterizzazione dell’apparecchiatura può anche venire da altri articoli, come nel caso della nostra linea 4 Dinner, set di quattro tovaglioli diversi ma legati fra loro dal medesimo tema, che riescono ad impreziosire la tavola in tinta unita con un tocco originale e insieme ricercato”. A supporto della comunicazione delle linee di prodotti, Tessitura Toscana Telerie realizza servizi fotografici molto curati, volti a rappresentare di volta in volta le home scenography che i suoi tessili possono generare: ne derivano magazine suggestivi, molto lontani dal vecchio concetto di “catalogo”, ed azioni sui social, ovvero adv e post per le pagine organiche di Ig e Fb, considerati canali privilegiati per dialogare con la community di riferimento.

Collezione Jungle Whisper di Fazzini

Natura, design e neuroscienze possono intrecciarsi per portare in casa una nuova esperienza di felicità. È l’ambiziosa promessa della nuova collezione di tessili per il letto e per la tavola Jungle Whisper di Fazzini, nei toni del blu su fondo bianco: nata dalla collaborazione con @suonarestella e sotto la direzione creativa di Paolo Stella, la linea è stata presentata in occasione della Milano Design Week 2025. Il progetto ha preso forma a partire dal fatto che cinque parole, più di ogni altra della lingua italiana, sono in grado di stimolare la produzione di serotonina: amore, bellezza, gioia, grazia e meraviglia, che sono non solo concetti astratti, ma anche chiavi chimiche del nostro equilibrio emotivo. “A rendere poetico il “sussurro tropicale” – a cui rimanda il naming – è l’abbinamento di ogni parola-chiave ad un volatile che ne incarna l’essenza”, ha spiegato Maria Alberta Zibetti, creative director di Fazzini, nel corso dell’evento di presentazione presso lo store Fazzini di Brera lo scorso 10 Aprile. “Amore è rappresentato da una coppia di pappagallini inseparabili, bellezza rimanda alla maestosità spettacolare del pavone, gioia si riflette nell’allegro battito d’ala della farfalla, grazia si manifesta nell’equilibrio ed eleganza del fenicottero, meraviglia prende forma nel volo danzante del colibrì”.

Maria Alberta Zibetti (CEO), Marco Fazzini (CMO) e Paolo Fazzini (COO)

La nuova capsule collection – che, accanto agli articoli per il letto, si declina in una tovaglia con stampa a pannello, che rivela l’intero disegno, e cinque placement tematici, uno per elemento – esprime un invito a rallentare, a lasciarsi sorprendere, a recuperare la felicità delle piccole cose per trovare un nuovo benessere. “Relativamente alla tavola – ha precisato Zibetti – questo significa riscoprire il gusto della convivialità, avere cura del benessere dei propri ospiti e coinvolgerli nella ricerca delle parole positive e dei loro simboli, e ciò sia come gioco di scoperta sia come stimolo alla conversazione su argomenti che fanno stare bene. Con il creativo poliedrico Paolo Stella condividiamo l’idea che il design e la casa debbano essere raccontati con qualità, attraverso esperienze di vita vissuta”.

Texture, colori, decori instagrammabili

Lara Corna Responsabile Marketing e Comunicazione di Cotonificio Zambaiti

Dopo anni caratterizzati da un calo d’interesse verso tutto quanto gravita intorno a tavola e cucina, con conseguente contrazione dei relativi mercati, da qualche anno si sta registrando un deciso cambio di rotta. “Questo punto di svolta è stato innescato principalmente dal periodo dell’emergenza Covid, che ha riportato l’attenzione sulla tavola come fulcro privilegiato per esprimere la propria personalità e riscoprire il piacere di accogliere gli ospiti in modo elegante e coordinato”, rileva Lara Corna, Responsabile Marketing e Comunicazione di Cotonificio Zambaiti. “In tale scenario, i prodotti tessili rivestono un ruolo fondamentale: tovaglie, runner e tovaglioli divengono elementi essenziali nella definizione stilistica dell’ambiente domestico, arricchendo significativamente l’esperienza estetica ed emotiva che vi si può vivere. La qualità dei materiali, la cura dei dettagli e l’attenzione alle palette cromatiche oggi assumono, dunque, un’importanza cruciale”.
I social media e la food photography esercitano un’influenza determinante sulla valorizzazione della tavola, amplificando la visibilità e la percezione dello stile di riferimento. Non a caso, tali strumenti contribuiscono significativamente alla diffusione di tendenze e alla definizione di nuovi standard estetici. “Oggi una tavola apparecchiata deve essere non solo funzionale, ma anche scenografica, attraente e “instagrammabile”, così da diventare simbolo immediato di status e gusto personale”, sottolinea Corna. “Tale fenomeno ha aumentato la consapevolezza e la sensibilità dei consumatori verso i dettagli esteriori e la selezione di soluzioni tessili in grado di creare atmosfere suggestive e visivamente appaganti”.

Tovaglia Alice di Cassera Casa


In tale ottica, Cotonificio Zambaiti ha scelto, da un lato, di rilanciare le proprie linee cucina collaborando con chef e designer di fama, come nel caso della capsule firmata Simone Rugiati, che si rivolge ad un pubblico moderno e dinamico, amante del minimalismo e delle soluzioni pratiche. Il brand Cassera Casa, invece, interpreta il trend dell’ospitalità formale e della qualificazione estetica della tavola, focalizzando le proprie proposte sulla raffinatezza classica: la serie ReLux, primo esempio di upcycling di lusso nel tessile casa, coniuga la sostenibilità ambientale al sapere artigianale con proposte quali la sobria ed elegante tovaglia Alice.
In area tessili, mai come in questa fase la competizione si dimostra intensa ed insidiosa. “Finché c’è concorrenza, significa che esiste un mercato – osserva Béatrice Brandt, Direttrice generale di Le Jacquard Français — e questo ci spinge a essere sempre più creativi ed esigenti. La riscoperta dell’ospitalità formale da parte dei consumatori si traduce in una particolare attenzione ai minimi dettagli della tavola: l’armonia dei colori, la sovrapposizione dei materiali, la qualità delle finiture, la funzionalità.

Béatrice Brandt Direttrice generale di Le Jacquard Français

In tale contesto, la biancheria dedicata ritrova un ruolo primario, non solo funzionale ma anche espressivo: tovaglie, tovaglioli, set e runner si trasformano in elementi di stile a pieno titolo, capaci di riflettere un’atmosfera, una stagione ed anche la personalità dell’ospite. Un’evoluzione che spinge i creativi ad innovare ulteriormente quanto a texture, motivi e combinazioni di materiali, così da rispondere efficacemente ad una richiesta di eleganza personalizzata”. Tra le linee dell’azienda, quelle che meglio integrano le tendenze emergenti puntano su texture raffinate, colori tenui e finiture curate: tovaglie in lino pregiato, tovaglioli con angoli a occhiello o, ancora, runner molto decorativi, pensati per creare una mise en place calda, contemporanea ed elegante.
Le Jacquard Français pone particolare attenzione alla comunicazione sui social media, in particolare Facebook e Instagram, nell’intento di presentare i propri prodotti in ambientazioni evocative di lifestyle. “Gli allestimenti accurati, le collaborazioni con designer o influencer ed i servizi fotografici in situazioni realistiche ci permettono di raccontare una storia per ogni collezione e di illustrare come le nostre creazioni si integrano in contesti di ricevimento moderni e ricercati”, sottolinea Brandt. “Oggi i social media mettono in evidenza un’arte dell’ospitalità sempre più studiata e singolare. In tale processo la fotografia culinaria gioca un ruolo centrale, grazie a scatti molto estetici e precisi che suscitano nel fruitore il desiderio sia di assaporare i cibi che di riprodurre queste atmosfere a casa propria. Il fenomeno finisce per democratizzare l’apparecchiatura della tavola: piccoli accessori decorativi, talora economici, diventano strumenti essenziali per generare scenografie chic, attraenti e decisamente fotogeniche”.

Tovaglia À L’Orangerie Magnolia di Le Jacquard Français

Catturare l’occhio con oggetti top di gamma

Micol Cavatton, Marketing Manager di Rino Greggio Argenterie

Un punto di vista particolarmente pregnante è quello di un accreditato produttore di oggetti in argento di fascia luxury. “Posso confermare che, negli ultimi tempi, si può facilmente rilevare un ritorno all’ospitalità formale, alla mise en place elegante e ben allestita, con piatti, bicchieri, posate, tovaglie di un certo tipo e livello”, dice Micol Cavatton, Marketing Manager di Rino Greggio Argenterie. “Ciò significa che si sta riaffermando l’amore per lo stare a casa e ricevere gli ospiti in un ambiente bello, curato e raffinato: d’altra parte, il desco rappresenta il luogo ideale per unire e rafforzare i legami, quindi è importante viverlo al meglio. La nostra azienda è – da sempre – ambasciatrice della tavola curata, chic, ben apparecchiata: i nostri prodotti in argento, infatti, rappresentano il dettaglio perfetto, l’accessorio per rendere unica ogni tipologia di tavola. Ricordo che l’argento ha il colore della luna, prende luce da chi lo possiede e ne riflette lo stato d’animo più intimo. Che si tratti di stoviglie, posate, vassoi, pirofile, oliere, formaggiere e molto altro ancora, le nostre proposte consentono di esprimere un lifestyle di alto livello, classico o minimalista a seconda dei gusti e degli ambienti”. Non a caso, le collezioni di Greggio sono presenti nelle mise en place di famiglie reali ed ambasciate, al Quirinale, oltre che in hotel lussuosi nel mondo intero: tutti ambiti dove l’eleganza, la cura, l’esclusività giocano un ruolo fondamentale.
Anche nel caso dei prodotti in argento di alta gamma, un grande supporto alle performance di vendita viene dalle social community, così come pure dalle trasmissioni tv dedicate al bon ton, alla cura della casa o alla cucina e dalla food photography, che evidenzia le posate adatte ad ogni cibo, sia per servirlo che per consumarlo. “Tutti questi media si rivelano nostri alleati – conclude Cavatton – perché insegnano ad impiattare del buon cibo in modo sofisticato, ad allestire una perfetta apparecchiatura o accogliere gli ospiti secondo certe modalità: tutte attività di comunicazione molto funzionali alla scelta delle nostre proposte, che da anni promuovono il buongusto della casa e della tavola”.

Posate e accessori per la tavola delle collezioni Greggio
Valentina Guatelli, Marketing Manager di Sambonet


I nuovi lifestyle fanno emergere un ritorno al soffermarsi sui dettagli, una riscoperta del valore delle cose, del design, del bello senza tempo, perché la qualità passa dai particolari e la preziosità di alcuni oggetti dura all’infinito, accompagna nelle esperienze e non delude. “Il nostro brand, da sempre, magnifica il concetto di ospitalità, senza tuttavia limitarsi al voler essere meramente formale”, sintetizza Valentina Guatelli, Marketing Manager di Sambonet Paderno Industrie. “Ospitalità è avere cura – della preparazione del momento, della definizione dei particolari, della scelta degli accessori che valorizzeranno la mise en place – così da accogliere ed onorare i propri ospiti e vivere con loro momenti di unione e convivialità. Noi siamo a fianco del consumatore in questi passaggi, nelle occasioni più speciali e memorabili ma anche nella quotidianità. Il denominatore comune è l’attenzione all’ospite, un concetto intimo e personale, più che di forma”.
L’offerta di posate ed articoli per la casa a marchio Sambonet – davvero molto vasta – può rispondere a svariate esigenze di apparecchiatura, occasione, composizione ed estensione: i design evergreen, la qualità ed i materiali inalterabili negli anni permettono al potenziale acquirente di divertirsi nello scegliere ciò che meglio si sposa con l’evento da celebrare o semplicemente con il proprio gusto. “I social media aiutano a diffondere questi valori quotidiani, a dare importanza al fatto di dedicare del tempo alla scelta dei dettagli, a combinare con armoniosa semplicità la preparazione ed il servizio – aggiunge Guatelli – perché ciò che si prepara ed offre va di pari passo con il come lo si presenta e con il modo in cui lo si condivide a tavola. Inoltre, tale canale di comunicazione aiuta a diffondere la cultura dell’apparecchiatura “comme il faut”, cioè secondo le regole del galateo, che spesso l’end-user non conosce e che, quindi, ha desiderio di far proprie. E questo non seguendo un approccio “retrò” ma, tutt’altro, modificando le sue abitudini in una dimensione contemporanea”.

Collezione Giò Ponti di Sambonet

Tradizione & innovazione, ma d’immagine

Diego Toscani, Presidente di Pozzi Milano e Easy Life

Siamo di fronte, insomma, ad un vero e proprio “rinascimento dell’accoglienza”. “Dopo anni in cui la convivialità si è orientata verso forme più informali e minimali, oggi si riscopre il piacere di accogliere con cura e attenzione, restituendo centralità alla tavola come luogo di relazione, bellezza e racconto”, riferisce Diego Toscani, Presidente di Pozzi Milano e Easy Life. “Questo ritorno all’estetica formale non significa rigidità, ma desiderio di esprimere sé stessi attraverso gli oggetti, i colori, le combinazioni. Di conseguenza, ogni elemento della mise en place – dal piatto alla posata, dal bicchiere al centrotavola – viene scelto con maggiore consapevolezza, diventando parte di un insieme coerente che riflette il gusto e la personalità dell’ospite. Inoltre, credo che la ripresa di una forma più curata di ospitalità sia una naturale conseguenza del bisogno di rallentare e dare valore al tempo condiviso”.
Per Pozzi Milano-Easylife tale trend si traduce nella continua ricerca di collezioni che riescano ad unire estetica, funzionalità e identità: le porcellane decorate, le finiture preziose, ma anche le grafiche più ironiche o pop sono tutte espressioni di un nuovo modo di vivere l’apparecchiatura, in cui ogni elemento racconta qualcosa di chi ospita. Molti nuovi contenuti creativi – pattern raffinati, accostamenti cromatici audaci, materiali naturali ed effetti materici – vengono anche stimolati dall’enorme attenzione che viene dedicata alla tavola sui social. “Le web community, Instagram e Pinterest in particolare, hanno avuto un impatto straordinario sulla percezione estetica della tavola, trasformando ogni occasione conviviale in un momento condivisibile e ispirazionale”, continua Toscani. “Anche Il linguaggio visivo della food photography ha alzato l’asticella dello studio del dettaglio, influenzando le scelte d’acquisto: oggi si cercano oggetti che siano non solo funzionali, ma anche fotogenici”.

La linea Cheval di Pozzi Milano


Il percorso evolutivo del tableware sembra ormai tracciato. “Ritengo che la tavola italiana proseguirà lungo una direttrice duplice: il rispetto per la tradizione e l’innovazione continua”, rileva Toscani. “Ci sarà più attenzione alla sostenibilità dei materiali, alla versatilità degli oggetti, ma anche al valore affettivo e narrativo che ogni pezzo può portare con sé. Vedo una forte spinta verso la personalizzazione, l’ibridazione di stili, la libertà creativa: la tavola non sarà più un insieme codificato, ma un campo di espressione personale: mix di passato e presente, minimalismo e decorazione, rigore e leggerezza”.

Maria Chiara Mosca, Responsabile Comunicazione di Weissestal


Che si tratti di un evento speciale o del pranzo della domenica, la rilevanza della mise en place è fuori discussione. Le piccole attenzioni nella presentazione della tavola passano dalla cura dei dettagli e dalla scelta di un bel servizio di piatti, con posate e calici abbinati, per un effetto finale armonioso ed elegante. “Le nostre nuove collezioni esclusive in porcellana, pensate da designer di spicco come Andrea Castrignano e Simone Guidarelli, sposano questa filosofia del buon vivere – spiega Maria Chiara Mosca, Responsabile Comunicazione di Weissestal – promuovendo l’arte della tavola nella sua forma più alta, incontrando il lusso di finiture preziose e di colori tailor-made, pensati proprio per valorizzare qualsiasi apparecchiatura. I nostri servizi in porcellana sono adatti ad ogni occasione conviviale, spaziando dalle linee più semplici total white – ma non meno raffinate – a quelle colorate e con decori in filo oro, così da incontrare i gusti e le necessità di ciascuno e lasciare che da un singolo piatto nasca l’ispirazione per un allestimento elegante e completo”.
Oggi le linee di punta del brand sono quelle realizzate in collaborazione con i due creativi citati. Simone Guidarelli firma per Weissestal due servizi completi di accessori dal fascino esotico: Souvenirs de Voyage, ispirato ai ricordi di viaggio e giocato sulle fantasie black&white, ed Exotic Jungle, un percorso nella natura in un tripudio di cromie sognanti. Andrea Castrignano, invece, porta i suoi colori iconici (petrol, balena, ecc.) nel servizio Loop, allegro e raffinato, in abbinamento ai sottopiatti della linea Wallpaper, tra geometrie e soggetti figurativi prospettici.
Obiettivo: attrarre l’interesse del consumatore. In tale ottica, i social e la food photography costituiscono potenti radar per trasmettere ispirazioni e trend da replicare a casa propria. Seguendo influencer e content creator legati al mondo home, infatti, a seconda della stagione si possono trovare spunti interessanti per apparecchiature tematiche, con suggerimenti che ciascuno può personalizzare a piacimento. “Questa tendenza un po’ aestethic coinvolge tutti i social network, da Instagram a Pinterest, e pone l’accento sulla definizione dei particolari, in casa come nell’arte del ricevere, con protagonista proprio la tavola”, sottolinea Mosca. “Ben vengano le community, quindi, quando vengono usate come mezzo costruttivo per diffondere bellezza”!

Servizio Souvenirs de Voyage a firma di Simone Guidarelli per Weissestal

La tavola come espressione di lifestyle

Marina Vago, CEO di TAITÙ

La ripresa dell’ospitalità formale rappresenta una risposta al desiderio di riscoprire la convivialità autentica e la cura dei dettagli. “In TAITÙ osserviamo questo trend con grande attenzione – dichiara Marina Vago, CEO dell’azienda – perché conferma quanto sosteniamo da sempre: la tavola è il luogo privilegiato dove si esprime il proprio stile personale. Il tableware diventa protagonista di questo rinnovato interesse non più come semplice supporto funzionale, ma come elemento di design, capace di trasformare l’esperienza gastronomica in multisensoriale, dove il piacere visivo completa ed arricchisce quello del gusto. Oggi i consumatori cercano prodotti caratterizzati da una personalità distintiva, che sappiano raccontare una storia: la nostra clientela riscopre il piacere di apparecchiare con cura, mixando collezioni diverse per creare mise en place uniche e personalizzate, in cui l’arte dell’ospitalità diventa espressione di un lifestyle ricercato. Questa tendenza coinvolge le stoviglie da tavola sotto due aspetti fondamentali: la richiesta di prodotti con forte identità visiva e, al contempo, l’esigenza di versatilità, così da poter creare composizioni sempre nuove, adatte tanto alla quotidianità quanto alle occasioni speciali”.

Piatti Life in Green di TAITÙ


Fra le ultime collezioni firmate dal brand, si citano i bicchieri Italian Dream in vetro cristallino – con decorazioni in serigrafia bianca che riprendono i motivi floreali e le iconiche foglie di TAITÙ, dialogando efficacemente con tutte le collezioni in porcellana – ed i piatti Life in Green, che incarnano l’attuale tendenza verso un’eleganza ispirata alla natura, con i suoi raffinati fili d’erba che creano composizioni di grande impatto visual, perfette per essere immortalate nelle fotografie diffuse sul web. I social media, infatti, hanno trasformato ogni pasto in una potenziale esperienza visiva da condividere. “Piattaforme come Instagram e Pinterest hanno dato vita a un vero e proprio “rinascimento della tavola” – prosegue Vago – e la food photography ha elevato le aspettative estetiche dei consumatori, educando l’occhio a riconoscere l’armonia tra cibo e vasellame. Per il retail specializzato ciò rappresenta un’opportunità straordinaria: oggi i clienti richiedono prodotti che possano migliorare non solo i loro pasti, ma anche la loro presenza digitale. Le nostre linee rispondono perfettamente a questo bisogno, offrendo proposte dal forte impatto visuale, in grado di valorizzare le creazioni culinarie, diventando co-protagonista di quella narrazione estetica che connota l’esperienza contemporanea del cibo”.


Collezione Diamanté di IVV

Il ritorno dell’ospitalità formale è un segno di come il concetto di convivialità stia evolvendo, recuperando il valore dell’eleganza e dell’attenzione al particolare. “Si assiste ad un rinnovato desiderio di esperienze raffinate, in cui la tavola costituisce un elemento centrale della socialità, riflettendo stile, personalità e un senso di ritualità, talvolta anche coniugato al minimalismo”, afferma Andrea Toscani, Marketing Manager di Tradizioni Associate. “Per IVV, nome storico della produzione artigianale di vetro soffiato e lavorato a mano, questa tendenza rappresenta un’opportunità significativa: i prodotti in vetro del brand, caratterizzati da un perfetto equilibrio fra tradizione e innovazione, divengono protagonisti nell’allestimento, offrendo soluzioni che esaltano il gusto dell’accoglienza formale senza rinunciare alla contemporaneità. Elementi come calici dalle linee sofisticate, piatti decorativi, centrotavola scenografici e bicchieri con texture originali assumono un ruolo chiave nel definire un’estetica di lusso discreto e curato nei dettagli, celebrando la bellezza della mise en place attraverso giochi di luce, texture e colori ricercati”. Le collezioni IVV più vocate ad esprimere tali valenze sono, logicamente, quelle dedicate alla tavola, sia in vetro pressato e lavorato a mano: piatti, sottopiatti, ciotole e soprattutto calici e bicchieri, che – abbinando texture e colore – possono divenire fattori distintivi dell’allestimento. A tutto ciò si deve aggiungere il vetro d’arredo: vasi, centrotavola e complementi permettono di caratterizzare l’ambiente con paradigmi coerenti.
L’esperienza visiva, spesso condivisa sulle piattaforme social, può fare la differenza: oltre al cibo – ampiamente documentato nelle svariate modalità di presentazione, percezione e consumo – la mise en place, talora trascurata negli scatti fotografici, può essere anch’essa elevata a una forma di espressione artistica. “Tovaglie, tovaglioli e runner, stoviglie e posate, calici e bicchieri, accessori: ogni componente può contribuire a creare armonia e a qualificare l’experience culinaria e conviviale”, precisa Toscani. “Senza dimenticare l’illuminazione – ricercando l’equilibrio tra ambiente e luce al tavolo, che può essere ottenuto con lampade portatili o candele – e le decorazioni, realizzate per esempio con composizioni floreali oppure oggetti d’arredo”.

Luci e trasparenze per valorizzare il desco

Guido Bormioli, Head of Marketing and Communication del Gruppo Cerve

Il crescente focus sull’accuratezza dell’allestimento della tavola costituisce un orientamento che riflette il desiderio di conferire più valore ai momenti condivisi e, con essi, anche agli oggetti che li accompagnano. “Il ritorno all’ospitalità formale rappresenta un segnale forte di riscoperta dei rituali conviviali, con cui tornano in primo piano l’attenzione al dettaglio e la cura della mise en place”, osserva Guido Bormioli, Head of Marketing and Communication del Gruppo Cerve, nella cui orbita è entrato dal 2021 il brand di fascia premium Vetri delle Venezie (Vidivi). “In risposta a questa tendenza, abbiamo ideato nuove forme di calici, pensati per una clientela sempre più consapevole di ciò che beve ed attenta non solo al contenuto ma anche al contenitore. Il vetro – e in particolare il vetro cristallino – assume un ruolo centrale sulla tavola sia per le caratteristiche funzionali sia per il contributo estetico che riesce a conferire all’insieme.
I nostri calici in vetro cristallino con gambo tirato, sottili ed eleganti, interpretano perfettamente questa tendenza: l’essenzialità delle linee e la delicatezza delle forme creano un contrasto raffinato con altri nostri bicchieri, dalle forme più robuste, ma realizzati anch’essi in vetro ad alto indice di rifrazione. Una combinazione di leggerezza visiva ed eccellenza qualitativa, dove ogni elemento ha una sua voce distinta ma armoniosa nel linguaggio della tavola contemporanea”. Fra le collezioni Vidivi che meglio incarnano il mix fra estetica curata ed equilibrio tra eleganza e matericità si annoverano Diva, in vetro pressato, che rilegge la classicità attraverso fantasie interne in grado di creare singolari giochi di luce riflessa, e – dedicata a chi ricerca uno stile più sofisticato e rarefatto – Divina Eterea, in cristallino a gambo tirato, ideale per contesti formali e di alto profilo.

Bicchieri della linea Diva di Vidivi


Massimo Leonardi, CEO di Pasabahce Italia

I calici fini e ricercati del brand si prestano perfettamente ad esprimere il linguaggio visivo dei social. “Il vetro cristallino cattura e rifrange la luce – spiega Bormioli – esaltando non solo la trasparenza ma anche il colore e la brillantezza delle bevande. Dettagli come la silhouette slanciata del gambo tirato, la purezza delle superfici e le decorazioni dei nostri bicchieri in vetro pressato divengono elementi chiave in uno scatto, contribuendo a raccontare una forte esperienza estetica, oltre che gustativa”.
Dopo anni passati ad inseguire l’essenziale e le tendenze geometrico-minimaliste del design nord-europeo, anche il recente Salone del Mobile di Milano ha messo in evidenza che i marchi più prestigiosi stanno riattribuendo valore alla ricerca del dettaglio di stile, tornando a presentare forme classiche con identità spiccate. “In questa fase il mondo della tavola appare orientato a ricollocarsi in linea con la tradizione del nostro Paese, maestro di stile nel mondo anche nella decorazione della casa”, sottolinea Massimo Leonardi, CEO di Pasabahce Italia. “Noi, nel corso del tempo, sotto l’egida del brand Pasabahce abbiamo presentato ampie collezioni di calici e bicchieri con linee tradizionali, che hanno fatto tendenza e che oggi rappresentano veri e propri punti di riferimento sul mercato. Oggi grandi soddisfazioni ci sta regalando il nostro marchio premium Nude, comprensivo di tableware e home-decor in vetro sonoro superiore, che per due anni sarà partner della cerimonia della Guida Michelin in Italia e Francia. In particolare, da parte di grandi ristoranti italiani e francesi sta emergendo un forte interesse per i calici soffiati a bocca Stem Zero, ultrasottili ma flessibili e resistenti”.
In termini più generali, le linee aziendali bestseller sul mercato nazionale sono Joy, Timeless ed Elysia, accanto alle quali sono state introdotte linee in vetro colorato, adatte ad una casa giovane ed informale ma non solo: l’abbinamento studiato di prodotti con taglio classico ed item in tinte di tendenza – per esempio calici trasparenti e tumbler colorati – centra l’obiettivo di attrarre l’attenzione, portando allegria ed emozioni a tavola. L’impatto visivo, insomma, costituisce un aspetto particolarmente strategico dell’offerta commerciale. “Siamo soliti proporre ai nostri distributori presentazioni chiare ed efficaci, che possono essere facilmente trasferite e negozianti e consumatori”, conclude Leonardi. “Parallelamente, sui nostri canali social (Facebook e Instragram) sviluppiamo una politica di engagement finalizzata a diffondere la cultura dello stare a tavola, veicolando tip di stile, brevi storie e curiosità legate alle tradizioni enogastronomiche di tutto il mondo”.

Calici della linea Stem Zero di Nude

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