Fratelli Guzzini interpreta la luce

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Per l’azienda marchigiana Fratelli Guzzini si tratta di un ritorno al passato, all’inizio della propria storia per la precisione, quando Raimondo e Giovanni Guzzini decisero, nel 1959, di lavorare su apparecchi di illuminazione in materiale acrilico.

Zurigo 66, disegnata da Massoni nel 1966 e riproposta con una nuova tecnologia

L’idea si concretizzò nel 1966, quando nacque la lampada Zurigo progettata da Luigi Massoni. «Con queste nuove collezioni – ci spiega Domenico Guzzini, presidente dell’azienda – intendiamo interpretare nuovi stili di vita, nuovi modi di vivere la casa, modi che definirei dinamici, nomadi. La gente oggi ricerca oggetti facili da usare, che seguano nei vari spazi domestici, per questo le nostre lampade sono spostabili, versatili e adatte sia all’indoor che all’outdoor».

Un’innovazione produttiva che comporterà l’individuazione di nuovi canali distributivi? «Oltre a una selezione dei nostri Decorative House Shops, quelli più attenti alle novità e alla contaminazione tra i settori, ci rivolgeremo ai negozi d’arredo e al settore dell’hospitality che trova i nostri prodotti particolarmente adatti a rendere locali e ristoranti più glamour. A conferma della qualità della nostra proposta, tra i nuovi retail ci sarà anche il negozio interno al Centre Georges Pompidou di Parigi».

Una proposta, questa di Guzzini, che affiancando l’illuminazione ai classici articoli per la tavola fornirà un’idea di lifestyle più completo e stimolante? «Sicuramente – conclude Guzzini -. Sedersi a una tavola ben arredata con al centro una lampada capace di creare un’atmosfera avvolgente è un’esperienza che in molti ricercano e che noi ora siamo in grado di offrire»!

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