“Il Salotto” boutique a Genova dello studio gosplan

“Quando Sara Busiri Vici e Matteo Brizio sono venuti in studio in cerca di qualcuno che progettasse il loro negozio di abbigliamento, avevano due richieste: il nome del negozio doveva essere “il salotto” e doveva essere consegnato entro tre mesi” raccontano i progettisti dello studio genovese gosplan.

La boutique si trova nel centro storico di Genova, al piano terra di un antico palazzo.
La stanza principale ha soffitti voltati e grandi bucature che si affacciano sugli stretti vicoli del tessuto medievale, dove il sole filtra raramente. L’ingresso è segnato da un portale in marmo del quindicesimo secolo che in passato era, probabilmente, l’accesso principale all’intero palazzo. La porta in ferro è una reinterpretazione dei vecchi
portoni dei palazzi genovesi realizzata con lastre di metallo forato,
dove i piccoli buchi alludono alla trama disegnata sui portoni originali
da grandi chiodi in ferro. Il buco circolare permette di inquadrare il logo della
boutique ed è allineato ai due medaglioni tondi scolpiti nelle paraste
di marmo ai lati della porta.
La porta di ferro valorizza l’antico portale di marmo che
precedentemente era svilito da una banale saracinesca.

L’interno è caratterizzato dal pavimento in linoleum blu e dall’intonaco grezzo color crema dei muri. Una fascia orizzontale di piastrelle color tortora mette in risalto i vestiti e gli accessori appesi agli espositori. La maggior parte dell’arredo è realizzato con tondini di ferro: gli specchi, gli appendiabiti, i separè e anche un lampadario.
Tutti questi elementi sono disegnati ad hoc per le esigenze e le caratteristiche del negozio, realizzati piegando artigianalmente i tondini di ferro da cantiere e dipingendoli con vernice bianca.

I camerini di prova sono definiti da tende scorrevoli che chiudendosi delimitano uno spazio perfettamente circolare.
Il bancone è realizzato in legno MDF (medium density fiberboard) colorato in pasta e contiene una vasca piastrellata per l’esposizione della bigliotteria.

Il negozio è progettato per poter accogliere piccole mostre artistiche.
La composizione di tondini che sta sulla parete di fronte all’ingresso vuole essere un tributo
alla “jungle gym” che Eric Armstrong inserì all’esterno della Case Study House di Craig Ellwood a Bel Air.


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