Confcommercio si muove in favore delle imprese

Confcommercio, Confederazione Generale Italiana delle Imprese, delle Attività Professionali e del Lavoro Autonomo, avanza una serie di richieste per rafforzare ed ampliare i primi interventi a sostegno delle imprese e dei lavoratori, presentando alla Commissione Bilancio del Senato una memoria in merito ai contenuti del decreto “Cura Italia” .

Come sottolineato dal Presidente Sangalli, l’urgenza di azione maggiore si sviluppa su tre fronti:

1. Fare di più a sostegno della liquidità delle imprese: tanto in termini di “moratoria fiscale” e di ristoro di cadute di fatturato e di danni, quanto in termini di impulso all’erogazione del credito e di riconoscimento, sul piano delle relazioni commerciali e dei rapporti contrattuali, delle conseguenze dell’epidemia COVID-19 come “causa di forza maggiore”.

2. Fare di più sul terreno sociale e della difesa del lavoro dipendente e del lavoro autonomo: rafforzando stanziamenti e snellezza procedurale per la migliore efficacia tanto degli interventi in materia di universalizzazione delle prestazioni degli strumenti di Cassa integrazione e del Fondo di integrazione salariale, quanto delle indennità dedicate al mondo del lavoro autonomo e dei professionisti.

3. Fare di più per preparare una difficile ripartenza: semplificando regole, innovando politiche, mobilitando risorse a sostegno di buoni investimenti pubblici e di mirati impulsi alla domanda.

Tra le richieste contenute nella Memoria ci sono quelle in materia di:

– “moratoria fiscale” rafforzata ed allargata al sistema dei tributi locali ed alla TARI;
– sospensione degli Indicatori Sintetici di Affidabilità fiscale;
– credito d’imposta rafforzato e allargato sulle locazioni commerciali e sui contratti d’affitto d’azienda e misure di tassazione agevolata;
– accelerazione dei rimborsi dei crediti fiscali;
– rinvio della lotteria degli scontrini;
– moratoria utenze;
– rafforzamento del riconoscimento giuridico dell’impatto dell’epidemia come “causa di forza maggiore”;
– prolungamento e potenziamento della moratoria in materia di mutui e prestiti bancari;
– linee di credito assistite da garanzia rafforzata per prestiti finalizzati al finanziamento scorte e al pagamento dei fornitori;
– sostenere le imprese con un’immediata iniezione di liquidità, attraverso contributi a fondo perduto a copertura delle spese di fuzionamento, cercando così di mantenere in equilibro i bilanci;
– congelamento della valutazione del merito di credito delle imprese al momento immediatamente precedente l’inizio dell’emergenza;
– semplificazione dell’accesso e dell’attivazione degli strumenti della Cassa integrazione in deroga e del Fondo di integrazione salariale;
– rafforzamento delle indennità per lavoratori autonomi e professionisti;
– indennizzi per danni indiretti;
– proroga dei termini per il superammortamento per veicoli strumentali all’esercizio dell’attività d’impresa.

La richiesta di un’azione tempestiva e determinata trova conferma – si precisa nella Memoria – in quanto sottolineato nel recentissimo intervento di Mario Draghi: ”I costi dell’esitazione potrebbero essere irreversibili”.

Proposta, conclude il Presidente Sangalli, che tutte le associazioni aderenti al sistema confederale possono contribuire ad arricchire con le proprie osservazioni e che “.…anche oltre la “tappa” del decreto “cura Italia”, già guarda all’ulteriore provvedimento previsto per il mese di aprile“.

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