Casastile Novembre_ Cambiare insieme al consumatore

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È uscito Casastile Novembre.

Filo conduttore del numero è il ruolo fondamentale del dettaglio, imprescindibile touch point nei confronti delle differenti tipologie di consumatore nella nuova normalità che finalmente è arrivata

Editoriale

E finalmente #live

Homi, Supersalone, Milano Design Week, Proposte, Florence Trend, Vebo… In presenza.

Ebbene sì i padiglioni fieristici, gli showroom… sono tornati ad animarsi e abbiamo potuto toccare, sperimentare ma soprattutto abbiamo ricominciato a guardarci negli occhi, scambiarci idee, opinioni, senza il filtro algido di uno schermo.

Settembre è stato il mese della riapertura del calendario fieristico e degli eventi, un momento, inutile nasconderlo, che tutti abbiamo vissuto con una certa emozione perché… ci mancava. È stata un’immersione in esperienze creative, polisensoriali, coinvolgenti, che hanno segnato l’inizio di una nuova normalità costellata da segnali di ottimismo.

Sì, perché, anche se forse abbiamo quasi paura a dirlo i dati della ripresa sono confortanti per il nostro settore. L’onda lunga dell’interesse verso la domesticità scattata durante il lockdown continua. Certo non mancano le difficoltà, il rincaro delle materie prime, i costi dei trasporti (che però hanno riportato alla ribalta il made in Italy), il contraccolpo delle lunghe chiusure… Tuttavia tutti i principali plyer dichiarano un segno più per il primo semestre del 2021. Ora però questo trend deve essere seguito, coltivato dalle imprese (con l’impegno nel lanciare nuove proposte di qualità, sostenibili e innovative) e naturalmente dai punti vendita che si sono confermati imprescindibili touch point fra produzione e consumo.

Abbiamo voluto in questo numero proprio proporre una serie di spunti e percorsi concreti per aiutare la filiera a confermarsi come attore privilegiato del mondo del consumo. Ecco allora nuovi concept dell’essere negozio con approfondimenti sui percorsi digital e sulle opportunità di interpretare nuove occasioni (come il famigerato Black Friday). E poi la necessità di guardare a nuovi canali come il tanto provato settore dell’ospitalità pronto al rilancio e alla ricerca di nuove formule di cui interior design, dettagli tessili, tableware e complementi possono diventare protagonisti. Una sinergia fluida per fare cultura di prodotto ma anche per suggerire al retail nuovi potenziali interlocutori.

Laura Tarroni

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