Maximilian Riedel, undicesima generazione di una dinastia del cristallo, racconta come l’azienda di famiglia ha rivoluzionato l’enologia mondiale: dalle prime intuizioni sui bicchieri specifici per vitigno alle strategie digitali moderne, passando per innovazioni produttive e acquisizioni strategiche che hanno ridefinito il mercato della cristalleria di lusso
Con oltre due secoli e mezzo di storia alle spalle, Riedel rappresenta un unicum nel panorama della cristalleria mondiale. Fondata nel 1756 e oggi guidata da Maximilian J. Riedel, undicesima generazione della famiglia, l’azienda austriaca ha rivoluzionato il modo di degustare il vino, riconoscendo per prima l’importanza della forma del calice nel determinare l’esperienza sensoriale.
Dai celebri bicchieri “Sommeliers” soffiati a bocca ai calici disegnati per valorizzare i singoli vitigni, Riedel ha trasformato il bicchiere in uno strumento di precisione, conquistando il mondo del vino, della ristorazione e dell’hôtellerie di alta gamma.
In questa intervista approfondiamo, attraverso le parole del CEO Maximilian Riedel, la visione, le sfide e le evoluzioni che continuano a fare di Riedel un marchio iconico nel design applicato all’enologia.
Le radici della crescita: identità storica e futuro

Siete giunti all’11ª generazione, come riuscite a bilanciare la tradizione secolare di Riedel con l’innovazione richiesta dai mercati contemporanei?
L’eredità della nostra famiglia si fonda sull’armonia perfetta tra tradizione e innovazione. La capacità di adattamento restando fedeli alle proprie radici è ciò che ha permesso a Riedel di prosperare per quasi tre secoli. Sono profondamente appassionato nel proseguire su questa strada, rispettando il nostro patrimonio e, al contempo, accogliendo nuove opportunità.
In particolare, come coordinarsi rispetto per la storia e necessità di sperimentazione continua?
Senza radici solide non può esserci crescita. Sono molto orgoglioso della nostra storia, perché rappresenta le fondamenta di tutto ciò che facciamo. Allo stesso tempo, mi impegno a restare al passo con le tendenze, sfruttare e investire nelle tecnologie più avanzate e usare la nostra esperienza per anticipare i bisogni futuri, essere sempre un passo avanti.
Bicchieri come strumenti: l’idea rivoluzionaria di Riedel
Voi definite i vostri prodotti “strumenti per il vino”: qual è stata la motivazione principale dietro le vostre innovazioni e come hanno ridisegnato il modo di vivere il vino?
La nostra motivazione è sempre stata quella di creare bicchieri funzionali che permettano al vino di esprimersi pienamente, in modo equilibrato e sfumato. Inizialmente, molti dubitavano che la forma del bicchiere potesse influenzare l’esperienza del gusto, ma quando le persone provano i nostri bicchieri, percepiscono la differenza. Non c’è prova migliore dell’esperienza diretta e lo vediamo ogni volta che organizziamo le nostre Riedel Wine Glass Experience nel mondo.
Il 2004 è stato un anno importante, con il debutto della Linea “O” l’acquisizione di Nachtmann e Spiegelau. In che modo queste azioni hanno influenzato la successiva strategia di Riedel in termini di posizionamento di mercato, produzione e diversificazione del brand?
La Serie “O” è stata rivoluzionaria e rimane ancora oggi una delle nostre collezioni di maggior successo. Ha aperto le porte a un nuovo mercato, attirando in particolare i consumatori più giovani, che ne apprezzano la praticità. In effetti, questa collezione è diventata uno dei design di bicchieri più copiati al mondo. L’acquisizione di Nachtmann e Spiegelau ha avuto un impatto trasformativo sulla nostra azienda: ci ha permesso di produrre internamente bicchieri realizzati a macchina. Inoltre, ci ha consentito di sviluppare macchinari proprietari, che ci permettono di realizzare i bicchieri soffiati su una macchina più sottili di sempre, un risultato straordinario.
Social media e dialogo diretto: il ruolo di Maximilian Riedel
Il suo approccio sui social fa emergere una forte connessione con il pubblico. Quanto è importante avere un dialogo diretto con i consumatori e in che modo questo feedback influenza lo sviluppo futuro dei prodotti Riedel?
Ho capito fin da subito il potenziale dei social media e sono stato tra i primi nel nostro settore ad adottarli. Oggi ho oltre mezzo milione di follower in tutto il mondo e interagisco personalmente con loro. Questo dialogo diretto mi offre un punto di vista inestimabile sulle preferenze, i desideri e le preoccupazioni dei consumatori, permettendomi di reagire in modo rapido ed efficace.
Il tema della sostenibilità sta diventando sempre più rilevante nelle industrie manifatturiere: Riedel ha adottato misure particolari nel processo produttivo, nella scelta dei materiali o nel ciclo di vita dei prodotti? E quali obiettivi avete per i prossimi anni a riguardo?
Riedel è impegnata nella sostenibilità in tutto il processo produttivo. Il nostro cristallo è altamente durevole, 100% riciclabile e privo di BPA, garantendo la sicurezza per alimenti e bevande. L’azienda utilizza energia verde, riducendo le emissioni di CO₂ del 30% ogni anno. Inoltre, il 70% delle materie prime è di provenienza locale, riducendo l’impatto dei trasporti. Per rafforzare ulteriormente il nostro approccio ecologico, Riedel utilizza imballaggi sostenibili, compresi materiali certificati FSC® e opzioni riciclabili.
